Morgex, Sindaco e Parroco uniti nel momento di difficoltà

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Le chat di whatapp di mezzo mondo sono inondate dai video più disparati: in Valle d’Aosta – tra il materiale che possiamo trovare sui cellulari di (quasi) ognuno di noi – vi sono anche gli appelli dei Sindaci allo stare a casa. Tanti primi cittadini hanno registrato un breve messaggio, postato anche sui siti ufficiali e sulle pagine Facebook dei Comuni. A Morgex i messaggi sono due: Lorenzo Graziola, primo cittadino fino all’autunno prossimo (il suo terzo e ultimo mandato è stato prorogato per l’emergenza), ha voluto dividere lo schermo con don Daniele Frimaire, il parroco di Santa Maria Assunta. Non ci sarebbero problemi di sorta, non fosse che i due personaggi – religiosamente e politicamente parlando – stanno su schieramenti decisamente opposti. Una sorta di Peppone e don Camillo nostrani: decisamente meno folkloristici dei personaggi usciti dal genio di Giovannino Guareschi, ma comunque efficaci.

I due, peraltro, vanno molto d’accordo e già nel 2015 erano stati protagonisti di un altro video – Morgex is happy – che si può trovare ancora su youtube. E dove si poteva notare un feeling non indifferente.

Graziola e la resurrezione sociale

Sindaco uno e parroco l’altro, comunista e ateo convinto il primo, chiaramente devoto e fedele ai precetti della chiesa il secondo. Eppure Lorenzo Graziola e Daniele Frimaire si trovano volentieri, anche se non in questo momento di isolamento forzato. In tempi di Coronavirus, una volta di più, hanno deciso di mettere assieme le loro forze per convincere tutti a fare qualche sacrificio in più per uscire al più presto da questo momento di impasse. “Nessuno di noi pensava a una situazione come questa – ha detto Lorenzo Graziola nel suo messaggio – ma anche se il momento può indurre alla paura, a essere vittime dell’ansia e della tristezza, non dimentichiamoci che non siamo soli. Neanche nelle nostre case. Un paese è tale anche in questa situazione di crisi, un paese è uguale a non essere soli. Morgex ha vissuto momenti anche peggiori, nella sua storia, e si è sempre rialzato. Lo farà anche stavolta”. Lorenzo Graziola ha avuto anche il tempo di riprendere il filo del discorso di don Daniele Frimaire, utilizzando il termine “resurrezione” non certamente in ambito ecclesiastico, ma forgiandolo a modo suo. “Don Daniele – ha concluso il Sindaco – dice che si risorge, e ha ragione. Per riuscirci dobbiamo stare a casa. Se così faremo, risorgeremo prima e meglio. Non vedo l’ora di abbracciarvi. Passerà anche questa, prima ancora se ci impegniamo tutti nella stessa direzione”.

La rinascita della radio

Don Daniele Frimare è un parroco anomalo. Un parroco viaggiatore, un parroco tecnologico, anche se c’è voluta tutta la forza di convinzione di Lorenzo Graziola per “obbligarlo” a registrare il suo video messaggio. “Voglio starvi vicino, anche se a distanza. Io e Lorenzo non siamo pratici di questi strumenti, ma abbiamo imparato a diventarlo all’occorrenza. In questo momento bisogna guardare avanti, anche se la fatica di vivere si sente. Come si fa a farlo? Guardando quello che è successo a Gesù. Lui durante la passione è stato offeso e ha sofferto, paradossalmente come noi in questo momento. E poi ha goduto della bellezza di Dio, la risurrezione. Se guardate bene, anche in questo momento buio c’è sempre un po’ di luce. Seguiamola, quella luce”. Fuori dal video, Daniele Frimaire ha anche un messaggio per chi non è un credente. “Parlare con le persone è il miglior modo di dare speranza, di non lasciarci andare. Vero che adesso bisogna isolarsi dal punto di vista sociale, ma abbiamo gli strumenti tecnologici per superare anche questa impasse. Se non ci si chiude in se stessi, anche in questo periodo difficile, ci si accorge che c’è speranza, che possiamo aprire gli occhi al futuro”.

Don Daniele Frimaire, in questo momento, non è a Morgex. E’ rimasto ad Aosta perché la sua professione di parroco lo porta soprattutto in questo momento a rimanere “in onda”. Don Daniele è anche la regia – per non dire il motore – di RadioPropostainBlu, la radio diocesana che nonostante il momento di crisi va avanti con i suoi programmi. “Soprattutto in questi momenti è necessario esserci, perché portiamo un po’ di allegria e un po’ di buonumore nelle case dei valdostani”, dice don Daniele Frimaire, che conferma che il messaggio “state a casa” ha funzionato. “Sappiamo di certo che molta gente più del solito in ascolto, possiamo capirlo facilmente dai dati dello streaming. – conferma don Daniele – La radio in questo momento è un rifugio, anche perché la televisione rischia di diventare controproducente con l’overdose di notizie sul Coronavirus fornite a ogni ora del giorno e della notte”. La radio, in questo periodo, ha deciso di mantenere sostanzialmente invariato il suo palinsesto, anche se con i dovuti accorgimenti. “I nostri speaker lavorano da casa, io mi occupo della regia dal camion che è parcheggiato davanti al Seminario di Aosta, da dove ogni domenica trasmettiamo la Messa del vescovo Franco Lovignana. Unico strappo alla regola del messaggio “State a casa” che ribadiamo più volte al giorno ai nostri ascoltatori”.

In realtà, qualche altro strappo alla regola c’è. Per i più giovani, il sabato pomeriggio dalle 18 alle 20 il deejay Lorenzo Aldini propone un djset con suggerimenti da casa, “Quasi fosse un palchetto o una discoteca dove si possono chiedere le canzoni preferite”. Poi, c’è altro spazio per il teatro. Alla sera, dalle 20.30, c’è “Ti dico un libro”, ovvero uno spazio di lettura e di teatro. “In questo tempo di emergenza vogliamo tenerci compagnia con i racconti di Dino Buzzati tratti da “La Boutique del mistero”, letti al telefono, ognuno dal proprio salotto, da Barbara Caviglia e Andrea Damarco di Replicante Teatro. Una bella occasione per non perdere il piacere di ascoltare, la magia delle parole e il volo che solo un libro è capace di farci compiere”, conclude don Daniele Frimaire.

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