Morì sotto una valanga a La Thuile La Procura chiede l’archiviazione
La perizia disposta dagli inquirenti non ha fatto emergere responsabilità a carico dei 2 sciatori indagati e così la Procura di Aosta ha chiesto al Giudice delle indagini preliminari l'archiviazione del fascicolo per valanga ed omicidio colposi che era stato aperto dopo la morte di Lorenzo Bonafè, milanese di 25 anni, travolto da una slavina il 7 dicembre 2021 sopra a La Thuile. L'incidente era avvenuto alle 13.10, a 2.200 metri di quota. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti - le indagini sono state coordinate dal pm Giovanni Roteglia - , il passaggio del giovane nella pista 25, che era chiusa con una cartello e una fune, è stato la causa principale della valanga che poi lo ha ucciso. In quel momento un amico, rimasto poi semisepolto ma riuscito a tirarsi da solo fuori dalla neve, era già in fondo al canalone, che poco prima aveva percorso sul lato sinistro. Lorenzo Bonafè e l'altro sciatore, invece, si trovavano sulla destra. Essendoci lì meno neve, avevano deciso di spostarsi dall'altra parte: proprio il passaggio di traverso lungo il canalone da parte di Lorenzo Bonafé - secondo quanto appurato dalla Procura - avrebbe innescato il distacco della valanga. L'altro amico, che non era ancora sceso lungo il canalone, aveva assistito alla scena e dato l'allarme. La dinamica ricostruita dai due 25enni lombardi è stata ritenuta credibile anche dal perito nivologo nominato dalla Procura Stefano Pivot. Lorenzo Bonafè era arrivato all’Ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta in condizioni molto gravi ed era morto alcune ore dopo.