Morì precipitando con il parapendio, la difesa chiede un incidente probatorio

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La difesa di Andrea Caglieris, 65 anni, di Sarre, istruttore di parapendio e presidente dell'Associazione Parapendio Valle d'Aosta, accusato di omicidio colposo in relazione all'incidente in cui ha perso la vita Andrea Susanna - vigile del fuoco, 46 anni, di Gressan - ha chiesto un incidente probatorio. Susanna era deceduto il 14 ottobre del 2019, nella zona del Piccolo San Bernardo, precipitando in un volo in parapendio. La mattina di martedì scorso, 14 settembre, durante l'udienza preliminare l'avvocato Corrado Bellora ha presentato le sue indagini difensive e ha chiesto al giudice un incidente probatorio per verificare lo stato della vela. Il giudice ha aggiornato l'udienza a martedì 28 settembre prossimo. Ad Andrea Caglieris «Quale promotore dell'uscita per il volo» la Procura di Aosta contesta «Imprudenza, negligenza e imperizia» e «Inosservanza di leggi, regolamenti e discipline» in quanto «Aveva condotto» Andrea Susanna, allievo dell'associazione e pilota privo di brevetto di volo, «A effettuare un volo in parapendio nonostante le condizioni meteorologiche (vento medio intorno ai 18 chilometri all’ora con punte massime intorno ai 30 chilometri orari ) non fossero adatte ad allievi con poca esperienza». Valutazione analoga per ciò che riguarda anche il luogo dell’uscita - sopra il lago Verney, a 2.150 metri di altitudine -, che permette «Di volare sfruttando correnti ascensionali in prossimità di costoni montani».

Secondo quanto ricostruito, Andrea Susanna era precipitato a terra, perdendo la vita, poco dopo il lancio, quando la sua vela si era chiusa generando «Un moto elicoidale veloce». Una situazione tale - sostiene l’accusa - da gettare nel panico Andrea Susanna che con le indicazioni ricevute non è riuscito a gestire il parapendio. Il corpo era finito su una strada sterrata a 1.850 metri a quota. L’elicottero della Protezione civile era intervenuto con il medico che aveva cercato a lungo di rianimarlo, anche con il defibrillatore. Purtroppo ogni tentativo era risultato vano, a causa dei traumi troppo gravi riportati nel violento impatto con il terreno. La difesa dell'indagato respinge tutte le accuse.

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