Montjovet, non riaprirà la scuola di Ruelle Tornerà in funzione la primaria a Emarèse

Montjovet, non riaprirà la scuola di Ruelle Tornerà in funzione la primaria a Emarèse
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La scuola di Ruelle - sgomberata d’urgenza nello scorso mese di ottobre per gravi problematiche strutturali - non riaprirà più. La notizia è stata comunicata dal sindaco di Montjovet Jean-Christophe Nigra durante una riunione pubblica con insegnanti e famiglie degli alunni che si è svolta martedì scorso, 9 novembre, nel salone polifunzionale dell’area sportiva. Il motivo sta nei numeri: il calo demografico che ha caratterizzato la comunità di Montjovet in questi anni non giustifica più la presenza di 2 scuole sul territorio. «I problemi strutturali alla scuola di Ruelle hanno probabilmente solo anticipato quello che sarebbe comunque accaduto tra 4 o 5 anni a causa della drastica diminuzione delle nascite. - spiega Jean-Christophe Nigra - I nati a Montjovet nel 2019 - la prossima classe ad entrare all’asilo - sono stati 9; nel 2020 appena 7; nel 2021, fino ad oggi, 8. Dispiace chiudere una scuola ma la situazione è questa».

Attualmente i 32 alunni della primaria di Ruelle (12 dei quali sono di Emarèse) sono stati tutti trasferiti al cosiddetto edificio “Cim”, al Bourg. I 7 bimbi dell’infanzia (tutti di Montjovet, dal momento che Emarèse ha il suo asilo) hanno invece già trovato una nuova collocazione nella scuola del Capoluogo. «L’edificio del Bourg va bene come sede temporanea, per 1 anno, ma non può diventare un plesso scolastico permanente. - chiarisce il sindaco Jean-Christophe Nigra - A questo proposito, la Cva ha confermato la disponibilità per quest’anno ad utilizzare un loro locale nelle vicinanze come sala mensa e per la ricreazione a pranzo. Dall’anno scolastico 2021-2022, invece, tutti gli alunni di Montjovet saranno al plesso del Capoluogo».

La chiusura definitiva della scuola di Ruelle porterà con ogni probabilità un’altra conseguenza: la riapertura della primaria di Emarèse, Comune in cui fino ad ora era in funzione solo la scuola dell’infanzia. «Da 12 anni portavamo i nostri bimbi a Ruelle perché la consideravamo una realtà più affine a noi rispetto a quella di Saint-Vincent. - riepiloga il sindaco di Emarèse Lucina Grivon - Negli ultimi tempi i nostri bambini sono aumentati, tanto che già da qualche anno avevamo ipotizzato di riaprire le primarie, senza però mai concretizzare l’idea per non pregiudicare l’esistenza stessa del plesso di Ruelle. Con lo sgombero di ottobre, avevamo anche proposto di spostare temporaneamente tutto il plesso a Emarèse, ma il Comune di Montjovet ha poi legittimamente preso una decisione diversa. Martedì è stato comunicato che dal prossimo anno tutti i bimbi di Montjovet saranno al Capoluogo. Da parte nostra, subito dopo lo sgombero ci siamo confrontati con i genitori dei nostri alunni e tutti si sono espressi a favore della riapertura di una pluriclasse della primaria a Emarèse». «Una cosa deve essere chiara: non verrà costruita una scuola nuova a Emarèse, i locali ci sono già all’interno dell’edificio comunale, la Regione non dovrà spendere nulla. - precisa Lucina Grivon - Inoltre siamo un Comune sopra i 1.000 metri di altitudine quindi la nostra sarà a tutti gli effetti una scuola di montagna. L’ultima conferma formale della riapertura del plesso di Emarèse spetta all’Unité des Communes ma credo che non ci saranno difficoltà. Ritengo che aprire una scuola di montagna non sia anacronistico, al contrario. Per la nostra comunità è un fatto estremamente positivo. Il prossimo anno dovremmo avere 13 bimbi a frequentare la primaria».

Alla riunione di martedì scorso erano presenti l’assessore regionale all’Istruzione Luciano Caveri, la sovrintendente agli Studi Marina Fey e il dirigente scolastico Giovanni Peduto, oltre a quasi tutto il Consiglio comunale di Montjovet. Non sono mancate alcune rimostranze anche accese da parte di alcuni genitori, contrari alla chiusura del plesso di Ruelle. «Non bisogna eccedere nei campanilismi. - riflette Luciano Caveri - Considerato il calo demografico, la scelta del Comune che propone l’accorpamento è di buon senso. Chi polemizza non lo fa in buona fede. La scelta finale comunque spetta all’Unité, non alla Regione».

Rimarrà infine la decisione su dove ricollocare le sedi dei Vigili del Fuoco volontari, della Banda e della corale e la palestra, che erano ospitate proprio a Ruelle. «Dobbiamo attendere i risultati definitivi dell’indagine geologica. - conclude il sindaco Jean-Christophe Nigra - L’ipotesi è di ricostruire a questo scopo un nuovo edificio nella stessa zona, magari una moderna struttura prefabbricata».

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