Montjovet, l’ex cimitero diventa un parco

Montjovet, l’ex cimitero diventa un parco
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Conservare il ricordo del passato e al tempo stesso recuperare all’utilizzo pubblico una grande area nel centro del paese. E’ l’obiettivo dell’Amministrazione comunale di Montjovet che lunedì prossimo, 8 marzo, darà avvio ai lavori di riqualificazione del vecchio cimitero di Lillaz, lungo la strada statale, nei pressi della rotonda e della fermata dei pullman. Verrà trasformato in un “parco della memoria”, uno spazio verde di 966 metri quadrati.

Il progetto di costruzione del cimitero di Lillaz venne redatto il 26 ottobre del 1878. Presenta una forma rettangolare, con lati di 33 e 28 metri, ed è delimitato da un muro in pietrame e malta ormai solo parzialmente intonacato. Dismesso nel 1998, è stato sostituito nell'utilizzo da quello nuovo, a monte dell’abitato di Berriat. L’infrastruttura ha dunque da tempo perso la sua funzione attiva di servizio civile e religioso e rappresentava da molti anni ormai solamente una testimonianza storico-affettiva per la comunità locale. Già nel mese di dicembre del 2004 era stato presentato uno studio di massima per la sua riqualificazione e nel corso degli anni 2006 e 2007 tutte le sepolture sono state esumate. Sono invece ancora presenti oltre 100 lapidi sui muri perimetrali, di datazione recente, a partire dal 1900 e fino al 1980. Di queste - in accordo con la Soprintendenza per i Beni e le Attività culturali, che ha dato il via libera al progetto redatto dall’architetto Nicoletta Gallina di Aosta - 10 saranno restaurate, quelle più antiche, di particolare rilievo artistico e relative a personaggi noti della comunità. Per quanto riguarda le altre, il Comune nelle scorse settimane ha rivolto un appello alla popolazione, sollecitando a farsi avanti coloro che sono interessati a conservarle. «C’è stata una buona risposta, una dozzina di persone ci ha contattato per poter conservare la lapide o anche solo una sua foto. - dice il sindaco di Montjovet Jean-Christophe Nigra - I lavori partiranno lunedì e saranno realizzati dalla società Evançon Srl di Challand-Saint-Victor. Il costo complessivo supera di poco i 200mila euro ed è finanziato in parte dalla Regione e in parte da fondi comunali. L’intervento avrà una durata di 120 giorni, quindi contiamo che sia concluso entro la prossima estate».

Il vecchio cimitero - tradizionalmente detto “di Plan-de Brun - manterrà una funzione di memoria storico-culturale della comunità locale ma secondo una differente ottica di fruibilità pubblica. Tutta la cinta muraria verrà risistemata - esternamente e internamente - con un nuovo strato di intonaco. Il portale d’ingresso - simbolo del cimitero, ben visibile da chiunque transiti lungo la strada statale - verrà restaurato con l’esecuzione di sondaggi che documentino le decorazioni e il colore originari, con pure il ripristino funzionale ed estetico del cancello in ferro battuto.

La cappella funeraria, unico fabbricato presente nell’area cimiteriale, sarà sistemata e trasformata in un museo della memoria o in un luogo per ospitare piccole mostre.

L’area centrale - ora invasa dalle erbacce - sarà ridisegnata secondo le diverse funzioni. In particolare, lo spazio adiacente ai muri perimetrali verrà occupato da una fascia a verde di larghezza di circa 2 metri e la parte rimanente verrà divisa in 4 “isole” a prato e alberi dalla trama dei percorsi pedonali che saranno pavimentati con masselli di calcestruzzo di tipo antichizzato posati su sabbia. Lungo i camminamenti si troveranno 4 panchine in legno con struttura in ghisa.

La croce in ferro della missione dell’anno 1933-34, posta sul vialetto al centro del cimitero, sarà recuperata esteticamente mediante pulitura e successiva verniciatura con smalto nero. Verrà posto in opera un impianto di irrigazione con sistema ad aria compressa.

Nell’area rinnovata - proprio per mantenerne la funzione di luogo della memoria - si prevede di trasferire le lapidi attualmente posizionate sotto la chiesa, a testimonianza dei Caduti delle guerre, e il monumento degli Alpini, che saranno ripuliti e valorizzati anche al buio con dei faretti luminosi. «In questo modo si potranno svolgere lì le varie cerimonie ufficiali commemorative. - sottolinea il sindaco Jean-Christophe Nigra - Iniziare l’intervento di recupero è per noi motivo di grande soddisfazione: è una riqualificazione di notevole importanza per il nostro paese. Sono curioso anche io di vedere l’opera ultimata e confido che venga un bel lavoro. Per quanto riguarda la fruizione del parco, in una prima fase vorremmo tenerlo aperto sempre, per permetterne un pieno utilizzo da parte della popolazione. Poi naturalmente, dopo un primo periodo di sperimentazione, faremo delle valutazioni».

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