MonterosaSki, conto alla rovescia per il rinnovo del consiglio
Sarà probabilmente dopo la chiusura dei primi impianti di risalita della stagione invernale 2018-2019 - quelli di Estoul a Brusson, del Weismatten a Gressoney-Saint-Jean e di Antagnod ad Ayas - che potrebbe esserci una svolta nella ormai nota questione del rinnovo del consiglio di amministrazione di MonterosaSki, scaduto alla fine dello scorso anno e di fatto congelato.
L’attuale presidente della società che raggruppa gli impianti di risalita nelle valli di Ayas, Gressoney e Champorcher, Giorgio Munari, è sereno e continua a portare avanti il suo operato, anche dopo la bufera scatenatasi la scorsa settimana in Consiglio Valle, quando è stata approvata una risoluzione depositata in aula da parte dei componenti della quarta commissione Sviluppo Economico, supportata dalla petizione popolare sottoscritta da circa quattrocento persone, per il mantenimento degli impianti di Antagnod, e approvata all’unanimità, che impegna la Regione a mantenere e potenziare le piccole stazione sciistiche.
«La commissione ci ha chiesto di predisporre un report con i dati relativi all’affluenza nelle piccole stazioni. - sostiene il Presidente di Monterosa - ed è quello a cui io e il mio cda ci dedicheremo nei prossimi giorni. Sottoporremo i risultati all’attenzione dell’assessore al Turismo Laurent Viérin e cercheremo di valutare come muoverci. Il problema è capire in quale direzione si vuole andare».
Il riferimento è evidente alla situazione “in rosso” proprio delle “piccole” di MonterosaSki, penalizzate dal calo di affluenza, a fronte di una situazione economica complessiva che ha portato il colosso delle Funivie della Bassa Valle a chiudere 2 anni consecutivi (il 2017 e il 2018) con i conti in attivo (a gennaio l’assemblea dei soci ha approvato il bilancio con un utile di oltre 1 milione di euro).
A fine febbraio una petizione firmata da un gruppo di imprenditori e commercianti di Champoluc favorevoli alla permanenza di Giorgio Munari alla presidenza di Monterosa era stata inviata in Regione.
«Nel frattempo posso dire che chi è in possesso degli stagionali acquistati nelle stazioni che stanno per chiudere potranno sfruttarli nelle altre del comprensorio ancora aperte» conclude Giorgio Munari.