Monterosa Ski, è positivo il bilancio dell'estate Le presenze crescono del quindici per cento
Chiusi i rifugi di media montagna e sui ghiacciai, Monterosa Ski tira le somme di una stagione estiva che è andata oltre le più rosee aspettative, complice anche l’apertura anticipata a giovedì 1° giugno, decisione che ha permesso il raggiungimento dei rifugi in alta quota e l’anticipo di tutte le attività alpinistiche. I numeri del periodo preso in considerazione, che va dal 1° giugno a domenica 17 settembre, parlano chiaro, segnando un consistente incremento del numero delle presenze che si attestano a quota 159.559 per un più 15 per cento rispetto al 2022, quando si erano fermate a 138.646, e del fatturato che sale a più 22,17 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Interessante, per una lettura più attenta di questi dati, i numeri registrati da Gressoney-La-Trinité che conta 80.409 presenze nel 2023 (nel 2022 erano state 68.053) a sottolineare il successo dei percorsi alpinistici di alta quota e l’ottima tenuta dei ghiacciai, favorita dalle intense nevicate dello scorso maggio e dalle basse temperature della prima parte dell’estate.
“La scelta di anticipare l’apertura della stagione al 1° giugno ci ha indubbiamente premiati perché ci ha permesso di allungare il periodo di fruizione dei rifugi in alta quota con il conseguente svolgimento delle attività alpinistiche, molto intense e costanti per quasi tutta l’estate, grazie proprio all’ottima condizione dei nostri ghiacciai - conferma Daniel Grosjacques, direttore amministrativo di Monterosa spa - al contempo, abbiamo accolto con grande soddisfazione la riconferma dei numeri di presenze a quote più basse, sui nostri 2000-2400 metri”.
Sono ormai 4 stagioni che la montagna gode, infatti, di una notevole riscoperta da parte del target famiglie e coppie giovani. Nel periodo pandemico e post pandemico, il bisogno di spazi aperti, di distanza, di luoghi sicuri dal punto di vista sanitario, ha condotto molti italiani a scegliere per le proprie vacanze o per i fine settimana la montagna.
L’ulteriore incremento del fatturato e del numero di presenze fatti registrare nell’estate 2023, sono ormai indice di una tendenza che, via via nel tempo, è andata a consolidarsi e che “ci spinge a mettere sul mercato prodotti nuovi, a garantire trekking e passeggiate adatte a diverse tipologie di escursionisti e a potenziare l’offerta alpinistica di alta quota, rendendola sempre più accessibile. - sottolinea ancora Daniel Grosjacques - Abbiamo notato, inoltre, un deciso incremento delle presenze di nuclei famigliari che oggi approcciano la montagna anche per affrontare trekking e camminate con pernottamenti in rifugio. Molti provenienti dal centro e sud Italia, aree sulle quali intendiamo puntare nel prossimo futuro la nostra attenzione”.
Target famiglia che va a sommarsi a quello delle coppie giovani, motivate dall’esigenza di vivere la montagna come strumento per aumentare il proprio benessere psico-fisico, godendosi cibo e aria buoni in contesti paesaggistici di indubbia bellezza. Una montagna che non è (solo) competitiva ma inclusiva e trasversale: “Abbiamo prodotti, servizi e attività che accompagnano il nostro utente dai 1.500 metri agli oltre 4.000 di Capanna Margherita. Questo ci ha permesso di garantire un’estate 2023 davvero intensa, resa ancora più completa dai numerosi eventi che abbiamo potuto organizzare anche in quota - sottolinea Paola Turchetti, responsabile commerciale e marketing di Monterosa Ski - A concorrere al successo della stagione che sta per chiudersi hanno anche contribuito il Tour des Six, trekking di media montagna di 3, 4, 7 giorni a cavallo tra la Val d’Ayas, la Valle di Gressoney e la Valtournenche, che ha visto la luce grazie alla volontà dei gestori di 6 rifugi alpini valdostani che hanno unito le forze e che questa estate ha venduto ben 1.276 notti in soli 3 mesi di attività. Un dato riteniamo indicativo di quanto questo genere di prodotto e di esperienza stia trovando una sua precisa collocazione nelle abitudini dei consumatori”.
Importante, poi, il ritorno degli stranieri - soprattutto da Francia, Germania, Svizzera e Spagna - e soprattutto attratti dalle possibilità alpinistiche offerte da questo comprensorio che propone ben 15 cime oltre i 4.000 metri.