Mont Avic e Forte di Bard lanciano la sinergia

Mont Avic e Forte di Bard lanciano la sinergia
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Quello che si è svolto mercoledì scorso, 24 marzo, a Verrès, è stato per il Parco Naturale Mont Avic un doppio appuntamento dedicato allo sviluppo dell’area protetta lanciata verso un turismo sempre più consapevole, alla filiera agroalimentare e alle possibili azioni strategiche da avviare in collaborazione con il Forte di Bard. Il salone delle Murasse ha ospitato i due eventi: il primo dedicato alla presentazione del “Progetto Marchio di qualità Mont Avic” e riservato agli operatori di settore, il secondo rivolto ai Comuni della Bassa Valle appartenenti alle Unités des Communes Valdôtaines Evançon, Mont-Rose et Walser per l’illustrazione dello studio commissionato all’Università della Valle d’Aosta sul tema “Turismo rivolto alla natura e alla cultura: una possibile strategia comune per il Parco del Mont Avic e per il Forte di Bard a favore della Bassa Valle”.

Il Forte e il Parco insieme

«E’ un progetto che stiamo cercando di concretizzare da un po’ di tempo - ha detto Davide Bolognini, presidente dell’Ente Parco Mont Avic - e adesso, finalmente abbiamo chiuso questa prima fase di studio. Stiamo cercando di coinvolgere le Amministrazioni comunali della Bassa Valle che potranno, se lo vorranno, portare delle proposte per la costruzione di un percorso condiviso e partecipato di sviluppo turistico».

«Nonostante il momento che stiamo vivendo per la pandemia, questo è anche il momento per fare grandi progetti per il futuro. - ha sostenuto Ornella Badery, presidente del Forte di Bard - Da parte nostra abbiamo già una rete territoriale ricca di aziende agricole, ristoranti, bed&breakfast, aziende di soggiorno, alberghi, con cui collaboriamo da alcuni anni. In questi ultimi tempi abbiamo avviato una serie di collaborazioni con il Parco Mont Avic e ci siamo resi conto che il pubblico che va a visitare il parco e si ferma al Forte di Bard ha una caratteristica che è la stessa: soddisfare l’interesse per la cultura e vivere in maniera naturale il territorio. Quindi, è possibile unire le nostre forze per cercare di proporre all’esterno un pacchetto che possa essere tale da fare fermare ancora di più l’utente. Il nostro interesse è quello di fare rete e unire tutti insieme per avere un prodotto che permetta di migliorare lo sviluppo economico del turismo».

Il marchio di qualità del Parco

Il Parco del Mont Avic lancia il suo marchio di qualità. E l’incontro di mercoledì a Verrès è servito per illustrare il logo, i disciplinari e le norme di adesione al marchio e per spiegare gli aspetti organizzativi e procedurali per ottenerne l’uso. «Per quanto riguarda la promozione turistica dell’area protetta attraverso un nostro marchio di qualità, dal 2019 ci siamo mossi in questa direzione, avendo avuto la percezione che il marchio potesse essere importante per gli operatori economici che sono all’interno del territorio del Parco e pure al suo esterno, e che hanno produzioni agroalimentari, strutture ricettive o attività di ristorazione o artigianali. - ha spiegato Davide Bolognini - Abbiamo scelto come territorio tutto il Comune di Champdepraz, l’intera valle di Champorcher e abbiamo inglobato anche il Comune di Issogne. Siamo solo all’inizio di un nuovo iter, la giornata di oggi non è certamente un traguardo ma è importante perché gli operatori capiscano quali sono le modalità di adesione al progetto prima ancora di farne poi parte. Ci vorrà un po’ di tempo prima che tutto cominci a funzionare ma l’esempio del Parco del Gran Paradiso dà la percezione di quello che si può raggiungere con questo tipo di attività».

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