Mondo agricolo a confronto sui fondi europei “Ora si decidono le future strategie di sviluppo”
Si è riunito mercoledì scorso, 2 marzo, il Comitato tecnico zootecnico e lattiero-caseario, organismo che raggruppa i principali referenti regionali dei 2 settori, per un aggiornamento sull’avanzamento della programmazione 2023/2027 dei fondi europei a favore del settore agricolo e un confronto sull’impatto delle nuove misure sul futuro dell’allevamento valdostano.
All’incontro è intervenuto il dirigente della Struttura politiche regionali di sviluppo rurale del Dipartimento Agricoltura Alessandro Rota, che ha illustrato i contenuti del Piano Strategico 2023/2027 della Politica Agricola Comune (Pac), il documento con cui l’Italia ha indicato quali sono gli strumenti e gli aiuti con i quali intende conseguire gli obiettivi - generali e specifici - della Pac per il periodo 2023-2027. Il Piano è stato redatto dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali di concerto con le Regioni, attraverso un processo partenariale a livello nazionale e regionale, ed è stato poi sottoposto alla Commissione europea a fine dicembre 2021.
Entro giovedì 31 marzo, la Commissione europea comunicherà le proprie osservazioni, a partire dalle quali le Regioni procederanno con la “regionalizzazione” degli interventi di sviluppo rurale, ovvero con l’adeguamento delle linee generali alle priorità dei singoli territori.
La nuova programmazione 2023/2027 presenta delle opportunità anche per il settore zootecnico, che prevedono, accanto a sostegni significativi per tutti gli allevatori, anche forme di aiuto facoltative (i cosiddetti “eco-schemi”) che richiederanno il rispetto di specifici impegni ambientali.
«Credo che sia fondamentale orientare le strategie di sviluppo che interesseranno la Valle d’Aosta attraverso il confronto con i soggetti interessati. - osserva l’assessore all’Agricoltura Davide Sapinet. - Inoltre, analizzare insieme i temi, le opportunità e le criticità della prossima programmazione dei fondi europei non è solo l’occasione per condividere e fare valere le richieste della Valle d’Aosta, a livello nazionale e europeo, ma ci permette pure di avviare un confronto tra di noi su quale futuro vogliamo per la zootecnica valdostana, su quali priorità dobbiamo concentrare il suo sviluppo. Mi preme sottolineare anche che, per cogliere appieno le opportunità che il Piano Strategico Nazionale offrirà alla nostra Regione, sarà indispensabile poter contare sulla collaborazione con le associazioni e i referenti del mondo agricolo e rurale»..