«Molti temi spesso vengono trattati a Bruxelles da ministri distratti»
«Io credo che ci sia un ruolo europeo delle Regioni che parte però dalle ragioni per cui le regioni sono qua. Nella logica di evitare il divide et impera è molto importante che le regioni abbiano fra di loro una forte solidarietà». A dirlo è l'assessore regionale agli Affari europei Luciano Caveri, che nel pomeriggio di martedì scorso, 3 ottobre, ha partecipato al tavolo tematico per l'internazionalizzazione dei territori, nell'ambito del Festival delle Regioni e delle Province autonome, organizzato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome a Torino, in collaborazione con la Regione Piemonte. Il tavolo è stato presieduto dal presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e ha visto a partecipazione di Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto e coordinatore della Conferenza.
«In chiave europea è molto importante che il comitato delle Regioni assuma un ruolo importante. - prosegue Luciano Caveri - L'altro ruolo importante, e questo lo dico al presidente Bonaccini, è la famosa fase ascendente perché molti dei temi che oggi sono stati trattati molto spesso vengono trattati a Bruxelles da ministri distratti che non conoscono la realtà produttiva delle nostre regioni e in qualche maniera è giusto che si applichi quella famosa legge comunitaria che prevede che in alcuni Consigli europei, a fianco dei ministri, ci siano anche dei rappresentanti delle Regioni quando le materie sono di competenza regionale».
Luciano Caveri si sofferma poi sul tema della montagna: «Devo dire che da questo punto di vista siamo molto europeisti nel senso che molti di noi compartecipano a diverse istanze che sia l'euroregione che sia l'utilizzo di Interreg, che è una realtà che ci consente di guardare anche a delle geometrie diverse rispetto al regionalismo italiano». A questo proposito, «noi abbiamo collaborazione con la Francia e con la Svizzera che ci consentono di vedere delle cose diverse su temi che sono importanti perché non si esportano solo merci ma anche idee. Noi per esempio stiamo lavorando in maniera molto forte sulle montagne che sarà un tema importantissimo. Oggi grandi montagne come il Monte Bianco e il Cervino si stanno squagliando ed è una realtà che cambierà l'approccio sul turismo. Questi sono temi unitari».
Per Luciano Caveri, «è molto importante che ci sia questo ragionamento e noi lo abbiamo visto su tematiche molto importanti per l'economia».
E fa degli esempi: «Penso alla differenza di applicazione del Patto di stabilità rispetto agli enti locali e le regioni in altri paesi europei. Noi abbiamo subito un impatto fortissimo dell'utilizzo del patto di stabilità che non era esattamente coincidente con l'utilizzo che è stato fatto nei confronti delle democrazie locali in altri paesi europei. Penso al Pnrr che oggi viene applicato senza avere una piena consapevolezza del ruolo delle regioni mentre potrebbe essere un volano molto interessante per l'economia italiana o penso ai fondi strutturali e al rischio che, pur essendo da sempre un politica regionale, possa essere accentrati». L'Assessore conclude affermando che «la centralità delle Regioni deve rimanere una logica molto forte secondo quel famoso principio che è quello della sussidiarietà».