Modifiche alla «adaptations», interviene anche lo Snals

Modifiche alla «adaptations», interviene anche lo Snals
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Anche il sindacato Snals prende posizione sulla «controriforma» della scuola, le modifiche alle «adaptations» annunciate la scorsa settimana. «La segreteria regionale Snals prende atto della decisione del Consiglio scolastico regionale, esito scontato di un progetto nato con le migliori intenzioni, ma applicato senza tenere conto della realtà della scuola in Valle d'Aosta. - si legge in una nota - Fin dalla formulazione del progetto, lo Snals, con le altre organizzazioni sindacali della scuola, ha rilevato criticità e proposto soluzioni ben diverse da quelle poi scelte dall'Amministrazione. Affidare oggi agli organi collegiali delle singole istituzioni scolastiche la decisione su quali discipline svolgere in francese e inglese rappresenta un modo elegante di riconoscere il fallimento di un progetto che avrebbe avuto bisogno di una reale condivisione iniziale su tempi, contenuti e scelte didattiche.

Inoltre, affidare alle singole scuole la scelta sulle discipline, ampliandone tra l'altro il numero, significa aumentare la disparità dell'offerta formativa tra istituto e istituto, rendendo poi inefficace l'uso veicolare delle lingue perché "spalmato" per poche ore su discipline che richiedono lessici specifici diversi tra loro, proprio quando i docenti sono concordi nel riconoscere che la loro mancanza di competenze lessicali specifiche - insieme alla mancanza di prerequisiti negli studenti - costituisce il principale ostacolo all'applicazione delle adaptations».

«Sarebbe forse stato meglio sospendere completamente l'applicazione delle “adaptations” alle Medie e alle Superiori e utilizzare i mesi che ci separano dal prossimo anno scolastico per un'attenta revisione degli obiettivi della riforma, dai quali fare discendere l'individuazione delle discipline, la formazione specifica degli insegnanti - oggi affidata a uno spontaneismo privo di efficacia - e la declinazione dei prerequisiti obbligatori per gli studenti.

Solo in base a questi tre elementi - conclude la nota dello Snals - potranno essere individuati tempi e modalità di applicazione di una qualunque riforma, senza dimenticare il riconoscimento, economico e giuridico, per le maggiori competenze richieste ai docenti che dovranno applicarla».

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