Mille penne nere valdostane a Vicenza
Gli alpini valdostani sono pronti per l'Adunata nazionale a Vicenza che è culminerà con la grande sfilata di domani, domenica 12 maggio. Un evento annunciato dalla Fanfara sezionale diretta dal maestro Giancarlo Telloli che il pomeriggio di sabato scoros, 4 maggio, ha animato le vie del centro storico di Aosta. Il presidente della Sezione Valdostana dell’Ana Carlo Bionaz e il suo vice vicario Bruno Pallua saranno presenti alla manifestazione vicentina con le 1.000 penne nere che giungeranno dalla nostra regione. Una città e una zona d'Italia ben presente nel cuore dei valdostani. Qui, sul Monte Pasubio e sul Monte Grappa, il Battaglione Aosta, durante la prima Guerra Mondiale, operò per oltre 3 anni. Inoltre 3 dei suoi alpini - il capitano Aldo Beltricco, il tenente Ferdinando Urli e il sottotenente Vincenzo Zerboglio - furono decorati di medaglia d’oro e il battaglione di medaglia d'argento. Molti i Sindaci che hanno confermato la loro presenza insieme al deputato valdostano Franco Manes. Portato dall’alpino Didier Bionaz, biatleta del Centro Sportivo Esercito, alla testa della Sezione Valdostana - che sfilerà alle 11 la diretta televisiva come gli altri anni è su Rai 3 dalle 9 in poi per circa un’ora e mezza - vi sarà il nuovo gagliardetto sezionale dedicato a Ettore Ramires, medaglia d’oro nella seconda Guerra Mondiale.
Trasferta speciale per il Gruppo Aosta
Il Gruppo Alpini Aosta in occasione delle Adunate nazionali organizza una 4 giorni di trasferta nei luoghi che caratterizzano la località prescelta dalla Commissione nazionale- Un bus da 54 posti è partito la mattina di ieri, venerdì 10 maggio, dall’Area Ferrando di Aosta. «Le prenotazioni si sono completate già nell’autunno dello scorso anno. - dichiara il capo Gruppo Carlo Gobbo - Con il Consiglio direttivo abbiamo organizzato un bel programma scegliendo un albergo vicino a Marostica. Questo ci darà la possibilità di andare a Bassano per fare due passi sul Ponte, luogo iconico degli alpini, e per visitare alcuni luoghi che impreziosiscono la nostra memoria. Oltre a visitare Marostica, città famosa per la sua partita a scacchi e per le numerose attrattive che richiamano ogni anni turisti da tutto il mondo». La trasferta dell’Adunata è l’occasione per incontrare le diverse realtà degli alpini e il Gruppo Aosta, da tempo, ne approfitta per allacciare nuove amicizie creando rapporti che più delle volte portano gemellaggi tra Gruppi. «All’andata ci fermiamo sempre nei pressi di Brescia, dal Gruppo Alpini di Passirano, e credo che presto li inviteremo ad Aosta» commenta Carlo Gobbo. L’Adunata di Vicenza ha dei valori di straordinaria importanza soprattutto per il motto che accompagnerà la rassegna: «Il sogno di Pace degli Alpini». Carlo Gobbo evidenzia: «Una riflessione da fare nostra in questi anni tormentati, con venti di guerra che soffiano sempre più drammaticamente vicini. Valori importanti che si concretizzano nell’omaggio ai Sacrari che compaiono anche nello stemma della provincia di Vicenza: il Sacrario del Pasubio, l’Ossario del Monte Cimone, il Sacrario militare di Asiago, il Sacrario militare del Monte Grappa e la colonna Mozza dell’Ortigara». Carlo Gobbo conclude osservando che «Adunata è certamente allegria, festa, canti e qualche brindisi con gli amici, ma soprattutto in questa regione non dobbiamo dimenticare coloro che in passato sacrificarono la loro vita per garantire la pace e la libertà alle generazioni future».
Il momento più atteso sarà senz’altro la sfilata di domani, domenica 12 maggio, con il Gruppo Aosta che reggerà quello striscione che recita un motto ormai celebre: «Ch’a cousta l’on ch’a cousta viva l’Aousta». Per rendere omaggio alla memoria di Gino Porliod, recentemente scomparso (vedi articolo a destra), un alpino sfilerà portando il suo cappello su un cuscino.