Michele Maurino, il maresciallo dell’Arma con la divisa nel cuore che scortava Papa Giovanni Paolo II

Michele Maurino, il maresciallo dell’Arma con la divisa nel cuore che scortava Papa Giovanni Paolo II
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Aveva la divisa dell’Arma nel cuore Michele Maurino, mancato all’età di 77 anni sabato 23 settembre per un arresto cardiaco nella sua abitazione in via Chambéry ad Aosta. I funerali sono stati celebrati martedì 26 nel Santuario di Maria Immacolata ad Aosta dal viceparroco padre Giampaolo Gugliotta. Molti amici sono voluti intervenire per raccontare frammenti della sua vita e delle sue passioni, in una cornice di 15 labari e con le note del Silenzio e del canto “Signore delle cime”. Sottotenente dei Carabinieri in congedo, Michele Maurino era nato l’11 settembre 1946 a Valpelline dove suo padre Giacomo era comandante della caserma dei Carabinieri. Arruolatosi nell’Arma nel 1966, dopo i primi anni di servizio aveva ottenuto la specializzazione di montagna a Selva di Val Gardena ed era stato assegnato ad Aosta. Nel 1978 aveva sposato Ione Ceccato e alla figlia Annalisa, nata nel 1981, aveva subito trasmesso la passione per la storia, per i personaggi eroici, per coloro che si sono distinti nelle due guerre mondiali, per la cura nella narrazione ma anche per l’attenzione agli altri. Alla Scuola militare alpina di Aosta ha conseguito la qualifica basica alpinistica, quella di tecnico nazionale di soccorso alpino e il brevetto di istruttore militare scelto di alpinismo. Ha, inoltre, svolto attività di istruttore in corsi alpinistici riservati a militari dell’Arma territoriale e ai Carabinieri Paracadutisti e ha tenuto corsi di ambientamento alpino per il personale di volo dell’Arma dei Carabinieri e per i cadetti dell’Accademia aeronautica di Pozzuoli. Carabiniere rocciatore, aveva sperimentato le prime versioni del sistema informativo geografico (GIS) ed era stato anche Comandante della Squadra di Soccorso Alpino. Fu il primo, durante un’esercitazione, ad usare la discesa dal verricello degli elicotteri AB205. Nel corso della sua lunga carriera, ha comandato diversi nuclei dell’Arma territoriale del Comando di Aosta. Raggiunto il grado apicale dei sottufficiali ed ottenuta la Medaglia militare Mauriziana, era in congedo dal 1997.

Quando venne assegnato alla scorta di papa Giovanni Paolo II in Valle d’Aosta, tra il 1986 e il 1992, ne fu molto fiero ed orgoglioso. Era grande amico di don Adolfo Bois, cappellano militare dal 1970 al 1981, e, accompagnato dalla figlia Annalisa, aveva partecipato ai funerali del sacerdote celebrati lunedì 21 agosto. Negli anni, ha fatto parte di diverse associazioni. Tra le altre era stato presidente della Sezione Valle d’Aosta dell’Associazione combattentistica d’armi, socio della Associazione Nazionale Decorati di Medaglia d’Oro Mauriziana - Nastro Verde, socio onorario dell’Associazione internazionale di Polizia-Ipa.

Ricercatore instancabile, ha scritto un libro sul colonnello Alessi insieme al collega Pietro Buttiglieri, dal titolo “Un eroe valdostano. Il tenente colonnello dei carabinieri reali Edoardo Alessi” (Stylos, 2005). Amava anche mettersi a disposizione delle scolaresche e dei visitatori, come in occasione delle mostre sull’Arma allestite nei locali del Comune di Aosta: gli amici riportano la sua capacità di raccontare “in 3D” l’eroismo di Salvo Acquisto, che lui ammirava profondamente. La sua narrazione aveva un crescendo di emozioni tale da commuovere l’uditorio.

Era soprannominato anche 4M, cioè maresciallo maggiore Michele Maurino. Era definito «Il più Carabiniere degli Alpini e il più Alpino dei Carabinieri» e la sua scomparsa lascia un grande vuoto tra i tanti che lo stimavano e rispettavano.

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