«Mi ricandido alla presidenza della banca» Bcc Valdostana, Davide Ferré cerca il bis
«Mi ricandido per portare a compimento un progetto che ha preso il via 3 anni fa». Parole di Davide Ferré, presidente uscente della Bcc Valdostana, che si riproporrà per il vertice dell’istituto di credito. I 10mila soci saranno chiamati a votare in occasione dell’assemblea ordinaria - online - in calendario (in seconda convocazione) lunedì 3 maggio.
I termini per la presentazione delle candidature scadono lunedì prossimo, 31 marzo. In ogni caso Davide Ferré ha già le idee chiare: lui ci sarà.
«I 3 anni passati sono stati particolarmente impegnativi. Oltre all’emergenza sanitaria, abbiamo dovuto lavorare a un piano di risanamento che ha coinvolto diversi aspetti. Innanzitutto la riduzione delle filiali e la riorganizzazione commerciale della banca» e infatti nel corso del 2020 la Bcc Valdostana ha chiuso gli sportelli di Charvensod, di Nus e di La Thuile. «Si è poi operato anche sulla riduzione del costo del personale» e nello scorso mese di dicembre è stato firmato un accordo che prevede uscite per esodi di 13 persone che andranno a maturare la pensione entro il 2026. In questo caso si può anche parlare di un cambio generazionale visto che ogni 3 esodi è prevista l'assunzione di 1 giovane. «Un’altra importate parte di quel progetto avviato 3 anni fa riguarda il cambio del sistema informatico: è ciò cui si dovrà mettere mano adesso».
Nel consiglio di amministrazione Davide Ferré è affiancato dal vice presidente Roberto Domaine e dai consiglieri Mauro Azzalea, Stefano Distilli, Pierfrancesco Frau, Simone Lingeri, Raffaella Quendoz e Nadia Piccot. Paolo Pressendo è il presidente del collegio sindacale, sindaci effettivi sono Giorgio Biancardi e Michele Giovinazzo. Il direttore invece è Adriano Cesano.
Intanto il consiglio di amministrazione di Cassa Centrale - gruppo del quale fa parte Bcc Valdostana - ha approvato i dati preconsuntivi 2020 «Che confermano la capacità del Gruppo Cassa Centrale e delle 77 Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali e Raiffeisenkassen, di crescere patrimonialmente ed economicamente» si legge in una nota. In particolare cresce l’utile netto a 245 milioni di euro, più 8,8 per cento rispetto ai 225 milioni del 2019.
«I dati preconsuntivi del Gruppo Cassa Centrale - commentano Davide Ferré e Adriano Cesano - dimostrano che i nostri clienti possono guardare al futuro con fiducia, poiché l’adesione al Gruppo CCB, come più volte anticipato, ha rappresentato per il nostro istituto bancario un’importante opportunità di consolidamento, con l’entrata in un sistema di garanzie incrociate che ci ha permesso al contempo di mantenere la nostra identità e il nostro radicamento».
«Ricordiamo che il consolidamento di Bcc Valdostana - aggiungono Ferré e Cesano - è passato attraverso molteplici azioni avviate per la definizione del necessario percorso di risparmio interno, contestuale alla definizione di strategie di crescita, per arrivare alla definizione e approvazione del piano di risanamento 2020-2022, redatto con la supervisione di CCB, approvato a settembre 2019 e aggiornato a marzo 2020».