Mettere «da parte» la neve per iniziare prima la stagione del fondo: ipotesi allo studio
Via libera anche nella nostra regione allo snow farming, ovvero la tecnica della produzione artificiale e conservazione della neve per poter programmare e anticipare la prima apertura delle piste di sci di fondo. Giovedì scorso, 13 maggio, il Consiglio Valle ha approvato all’unanimità una mozione proposta dalla Lega VdA e emendata da Claudio Restano di VdA Unie. Il testo impegna il Governo regionale a modificare la legge regionale numero 18 del 2008 (Interventi regionali per lo sviluppo dello sci nordico) inserendo un sostegno apposito, anche per la gestione, per chi avvierà la sperimentazione dello snow farming. Con questa tecnica vengono realizzati (con gli impianti di innevamento artificiale) in appositi luoghi all’aperto grandi mucchi di neve che vengono poi ricoperti con uno strato isolante (segatura o cippato di legno) che protegge il «materiale» sottostante evitando che si sciolga.
«Stiamo parlando di un'iniziativa dal potenziale rilievo economico e turistico. - ha detto il consigliere leghista Dennis Brunod - Mettendo in pratica lo snow farm, eviteremmo ai nostri ragazzi, nei mesi di ottobre e novembre, lunghe trasferte per potersi allenare, perdendo così giorni di scuola. Allo stesso tempo, questo progetto darebbe la possibilità di far rimanere risorse sul nostro territorio, a vantaggio dell’economia locale andando ad allungare la stagione turistica». Da parte sua il consigliere Claudio Restano (VdA Unie) ha proposto di emendare la mozione inserendo una modifica alla norma che finanzia le piste di sci nordico: «Ad oggi, la legislazione regionale prevede aiuti per le spese di investimento, però per incentivare località che vogliono avviare un discorso del genere, sarebbe opportuno contribuire anche alle spese di gestione: una sorta di energia di attivazione nel primo momento di sperimentazione dello snow farming. Va inoltre fatto uno sforzo dal punto di vista promozionale così da attrarre gli appassionati ed invitarli a soggiornare in Valle d'Aosta dove si pratica lo sci nordico in anticipo rispetto ad altre realtà.» L'assessore allo Sviluppo economico Luigi Bertschy ha annunciato il voto favorevole alla mozione: «Lavoreremo su una proposta di legge. In particolare, per lo sci di fondo nel 2019 abbiamo approvato delle modifiche e composto un tavolo di lavoro che ha prodotto risultati. Alle disponibilità di Torgnon, Bionaz, Cogne, Saint-Barthélemy e Gressoney potranno aggiungersene altre, se vi saranno le condizioni tecniche. L’integrazione delle risorse finanziarie aiuterà lo sviluppo dell’idea. I soldi pubblici servono all'avvio del progetto, però vanno accompagnati dall'intervento di Asiva, Anef e dei privati, accomunati dalla logica di far funzionare il progetto».