Messa in sicurezza delle sponde della Dora: sottoscritta l’intesa per i lavori da 4,3 milioni di euro

Messa in sicurezza delle sponde della Dora: sottoscritta l’intesa per i lavori da 4,3 milioni di euro
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L’Assessorato delle Opere pubbliche, Territorio e Ambiente ha comunicato mercoledì scorso, 15 marzo, che è stata sottoscritta l'intesa tra la Regione e il Comune di Donnas per la realizzazione dei lavori di sistemazione idraulica della Dora Baltea. L'opera, che comporterà una spesa di 4,3 milioni di euro, è cofinanziata con risorse del Pnrr e prevede l’adeguamento delle opere di difesa spondale sulla destra orografica del corso d’acqua, per un tratto di 570 metri a valle del ponte comunale che collega il territorio dell’envers, a protezione delle località di Mamy e di Clapey.

«Si tratta di un intervento per il contenimento delle piene del fiume paragonabili a quella verificatasi nell’anno 2000, che aveva duramente colpito anche il territorio di Donnas» afferma l’assessore Davide Sapinet.

Con la sottoscrizione dell'intesa e il completamento nei prossimi mesi dell'iter progettuale, sarà possibile dar corso alla procedura di affido dei lavori, in modo da poter avviare il cantiere a partire tra l’autunno e l’inverno prossimi.

«Le opere previste rappresentano una risposta concreta alla necessità di intervenire a mitigazione del rischio idraulico e all’incremento delle condizioni di sicurezza del paese» dichiara il sindaco di Donnas Amedeo Follioley.

In merito alla questione, interviene anche il gruppo di minoranza consiliare di Donnas - formato da Anna Jacquemet, Fabio Marra, Jaël Bosonin, Lucia Iannuzzi - che ribadisce la posizione espressa durante il Consiglio di martedì 28 febbraio scorso: «Rispetto l’opera di rifacimento di parte dell'argine nella destra sulla Dora Baltea, abbiamo valutato positivamente l’intervento regionale, ma nel contempo abbiamo segnalato che il progetto calato dall’alto ha creato alcune criticità ai cittadini, ad esempio sono mancate le informazioni rispetto agli espropri, costringendo così gli stessi a recarsi ad Aosta per ottenerle. A nostro parere sarebbe stato meglio organizzare un incontro pubblico per valutare anche altre modalità d’intervento che avrebbero evitato gli espropri. Abbiamo poi segnalato l’urgenza di un intervento per la protezione dell’abitato di località Pramotton. Un intervento finito nel dimenticatoio e ritenuto per il nostro gruppo prioritario. In risposta il Sindaco si è preso l’impegno di riproporlo quanto prima».

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