Mercatino di Natale, gli espositori: «Un flop rispetto all’era pre-Covid»
Un Mercatino di Natale, quello di quest’anno ad Aosta che è stato diviso tra la storia sede del Teatro romano e piazza Arco d’Augusto, che lascia molti espositori con l’amaro in bocca. «Le spese per esser qui sono tante quindi speriamo di rientrarci», è il commento più frequente. E certamente fioccano anche le critiche: «La sera siamo al buio, mancano le luci e alla nostra richiesta di rimediare ci hanno detto che ormai siamo alla fine, dato che la manifestazione terminerà giovedì prossimo, 6 gennaio, quindi...». Ma si mugugna anche per gli affitti degli chalet che «Sono troppo cari» e poi «Sono poche le iniziative per intrattenere i visitatori come una volta, quando c’erano gruppi folkloristici». Insomma, il giudizio è pressoché unanime tra gli addetti ai lavori è questo: «Un Mercatino di Natale sottotono».
Nella postazione dell'Arev, Henri Diémoz della Società agricola Frères Diémoz di Saint-Christophe sistema in bella mostra i suoi profumatissimi insaccati - dal lardo alla mocetta - e formaggi, dove la Fontina Dop d'alpeggio, premiata quest'anno con il Modon D'Or è la regina delle richieste. «C'è pochissima gente. - ammette Henri Diémoz - Sarà la paura per l’impennata dei contagi causa dalla pandemia di Covid, perché anche con il bel tempo di gente non ce n’è. E gli stranieri, poi, a causa del tampone obbligatorio per chi viene in Italia, non ne vediamo. Rispetto alle edizioni passate il confronto è impietoso».
Un’opinione condivisa da Sara Burland nello chalet “Les Pot du Grand Paradis” della Società agricola Le Motte di Cogne che riferisce: «Abbiamo fatto già 3 Mercatini di Natale, ma quest'anno non ci siamo proprio. Nei fine settimana di novembre abbiamo lavorato bene, poi non abbiamo mantenuto il passo e ora siamo nell’immobilismo assoluto». Per gli amanti delle tisane a coltivazione biologica la scelta è estremamente variegata: Achillea, Calendula, Menta, Timo di montagna, Canapa sativa, Genepy, Acque aromatiche e poi oli da massaggio, confetture e graziosi cesti artigianali in salice. «Nonostante tutto, però, - commenta Sara Burland - penso che valga sempre la pena essere presenti».
Nello chalet “La Fromagerie” del Caseificio Artigiano di Variney a Gignod c'è Hilary Hugonin: «Si va avanti a fase alterne, fine settimanta soddisfacenti e poi calma piatta. Quest'anno però notiamo che il Mercatino di Natale è meno curato nell’allestimento rispetto alle edizioni passate e questo è un peccato». Sul banco, allettanti prodotti caseari dove il Bleu d'Aoste e la Fontina sono richiestissimi, oltre alle bottiglie di Genepy.
Mario Teppex nello chalet “Nectar des Montagnes”, papà di Manuel, titolare dell'omonima Maison Agricole di Aymavilles, si sfoga: «Non va bene per niente. Pandemia e divisione del Mercatino di Natale hanno fatto un disastro». In merito all’ipotesi di una chiusura anticipata a causa della brusca impennata dei contagi da Covid, osserva: «Beh, non cambia niente. Il ponte dell’Immacolata è stato un flop a causa delle condizioni meteo sfavorevoli e dopo siamo andati avanti a singhiozzo. pertanto Quest'anno è un fallimento totale. Speriamo di pareggiare i conti». Sul banco, un’infinità di tipi di miele di castagno, acacia, tiglio e fiori di montagna, quello che tutti vogliono.
Nello stand “Cosmétiques Naturels. l'Atelier des Idées” del Dottor Nicola di Aosta si vendono un'infinità di prodotti naturali preparati, come spiega Mariacristina Vasini, «Con materie prime locali, quindi creme e detergenti, bagnoschiuma, shampoo, il tutto per il benessere della persona. Dobbiamo ammettere che c'è molto interesse per quello che proponiamo. Abbiamo visto tempi migliori ma essere qui con una pandemia in corso è già un successo».
Monica Voncini, membro del Consiglio di amministrazione della Cooperativa Cofruits di Saint-Pierre, sostiene: «Per la situazione che stiamo attraversando diciamo che va bene, anche se è molto calma. I nostri prodotti sono molto richiesti e apprezzati quindi non ci lamentiamo». Sul banco, liquori, insaccati dell’azienda Bertolin di Arnad, lardo, confezioni di risotto con mele, nocciole, farina per polenta, Fontina Dop e un gustoso panettone alle mele, nonché tante confezioni regalo oltre a cioccolata e succo di mela caldi.