Mercatini di Natale: «Allestimento dispersivo e segnaletica inadeguata»

Mercatini di Natale: «Allestimento dispersivo e segnaletica inadeguata»
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Mercatini di Natale tra luci e ombre con opinioni contrastanti sulla nuova formula adottata quest’anno senza il Teatro romano. Tra le lamentele al primo posto figurano la segnaletica insufficiente - «Manca quella in italiano e la maggior parte dei visitatori è italiana» - e l’assenza di un percorso che colleghi le piazze Giovanni XXIII, Caveri e Roncas. «Siamo noi - lamentano gli espositori - a indicare dove è allestito il Marché Vert Noël». A tutto ciò si aggiungono le critiche per gli chalet troppo piccoli rispetto alle precedenti edizioni. Inoltre, soprattutto per gli stand gastronomici, sussiste l’impossibilità di poter disporre di tavoli per i clienti. «Sabato e domenica scorsi l’affluenza di pubblico non è stata un granché. D’altro canto il tempo era brutto perciò era prevedibile che andasse così. - riferisce Paola Cina nella postazione “Pan di Zenzero”, bigiotteria e articoli da regalo di Roberta Sabadini in piazza Roncas - Nei primi fine settimana però abbiamo lavorato bene e il ponte dell'Immacolata è un’opportunità in più». Suddividere il Mercatino di Natale in tre piazze è stata una buona idea o no? «I pareri sono contrastanti: - risponde Paola Cina - alcuni hanno gradito la novità, altri affermano che è un allestimento dispersivo. In molti rilevano che la segnaletica è scarsa: cartelli troppo piccoli con la scritta Marché Vert Noël senza spiegazioni in italiano».

Massimo Carlin, nel doppio chalet gastronomico “La Cave des Gouts Alpins” della Conca di By in piazza Giovanni XXIII, assicura: «Non possiamo lamentarci anche se ci sono alcuni intoppi, il primo dei quali è non avere sufficienti posti a sedere come negli anni scorsi. Abbiamo chiesto di mettere qui davanti un paio di botti ma non ce lo hanno permesso. L'investimento per partecipare è sostanzioso, quindi dobbiamo lavorare al meglio e questa assenza di posti per sedersi e consumare ci penalizza».

Davanti all'ingresso della Cattedrale c’è lo stand dell'Artigianato bielorusso del Monastero di Santa Elisabetta di Minsk. «Sta andando bene. - dichiara sorella Oksana Tkachova, da 10 anni presente al Mercatino di Natale di Aosta - Ci sono molti turisti e noi siamo contente perché la gente compra più degli anni precedenti, non gli oggetti grandi ma tanti di piccole dimensioni».

Poco oltre c’è lo chalet “Maison Walser d'Socka” di Gressoney-Saint-Jean. «Non va male, tenuto conto della crisi economica e dell’ubicazione del Mercatino di Natale che quest’anno non ha messo tutti d’accordo. - commenta Silvana Noussan - Secondo alcuni è positivo il fatto di essere su 3 piazze nel cuore della città, per altri gli stand non sono sistemati correttamente, mancano decorazioni e soprattutto le indicazioni sono quasi inesistenti. Oltretutto una di queste fornisce pure un’informazione sbagliata, dato che dirotta i visitatori in piazza Chanoux anziché in piazza Caveri. Così tocca a noi spiegare come è disposto il Mercatino di Natale, dato che i visitatori ce lo chiedono in continuazione».

Veronique Massimilla è nella postazione di oggetti tipici artigianali de “L’Emotion d'un Regard, Parc Animalier d'Introd”. «Poca gente durante i giorni feriali e buon afflusso nei fine settimana, pertanto sta andando secondo le aspettative. - afferma Veronique Massimilla - In merito alla al Mercatino di Natale allestito su 3 piazze c'è di buono che la gente può girare per il centro della città, cosa che magari nelle precedenti edizioni non faceva. Però essere al Teatro romano era tutta un’altra cosa. Comunque i visitatori comprano volentieri, seppure oggetti piccoli. Inoltre ho notato l'arrivo di molti turisti tedeschi soprattutto negli ultimi giorni, seguiti da francesi e svizzeri».

Marco Schenoni,nello chalet “Guides de Haute Montagne - Guides de Randonnée - Moniteurs de Ski-Vallée d'Aoste” in piazza Caveri, racconta: «Sebbene al mattino non ci sia molto movimento ultimamente ho notato un certo incremento dei passaggi. Devo ammettere che l’allestimento su 3 piazze è dispersivo. Però, tutto sommato, la zona è frequentata e a parte la posizione infelice per il freddo dato che per tutto il giorno non c’è un raggio di sole, per il resto può andare. Un appunto? L'itinerario che unisce i 3 mercatini andrebbe descritto meglio».

Massimo Carlin
Silvana Noussan
Marco Schenoni

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