«Meraviglie, la penisola dei tesori» e «Kalipè», Valle d’Aosta protagonista in tv
«E’ un grande orgoglio vedere nuovamente la nostra regione protagonista di una trasmissione tv dedicata ai tesori del nostro Paese, siano questi naturali, storici, archeologici o artistici. La Valle d’Aosta rappresenta una meta in grado di soddisfare le più diverse motivazioni di viaggio offrendo esperienze e meraviglie incastonate in un contesto paesaggistico unico». Così l’assessore ai Beni culturali e al Turismo Jean-Pierre Guichardaz ha commentato la presenza della Valle d’Aosta nella quarta edizione di «Meraviglie, la penisola dei tesori», programma condotto da Alberto Angela, andato in onda martedì scorso, 28 dicembre, in prima serata su Rai Uno, vincendo la serata con 3 milioni 415 mila spettatori e il 17 per cento di share, che in 4 puntate propone un viaggio nella storia dell’Italia tra bellezze naturali e artistiche.
«A dispetto delle piccole dimensioni è una regione ricca di meraviglia», ha esordito Alberto Angela, che è partito dal Colle del Nivolet, un luogo a più di 2.500 metri di quota, condiviso con il Piemonte, «dove il cielo sembra cominciare dal basso, tra torbiere e laghi sui quali si rispecchia l’imponente cima del Gran Paradiso. Sembra di essere su un altro pianeta. Uno dei rari siti d’alta quota lontani dall’inquinamento luminoso delle città, tanto che è meta di astrofili che vi salgono per studiare la volta stellata e ammirare la bellezza dell’universo». A questo proposito, il velocista azzurro Fausto Desalu, medaglia d’oro a Tokio, ha raccontato delle lunghe passeggiate che nel 2010 era solito fare proprio in questa zona di eccezionale bellezza.
Il programma ha quindi proposto la visita allo straordinario ponte-acquedotto romano di Pont d’Aël di Aymavilles, incastonato tra i pendii rocciosi a cavallo del torrente Grand Eyvia: «Non era un’opera pubblica ma un’incredibile opera d’ingegneria creata da un privato costruttore romano e arrivata ai giorni nostri dopo 2000 anni».
Il viaggio si è concluso nei castelli di Fénis e Issogne, tra i più rappresentativi della regione. «Il più suggestivo è quello di Fénis, edificato tra il 1320 e il 1420 in pietra locale. E’ incredibile pensare a quanto tempo sia trascorso da quando sono stati posizionati questi blocchi» ha osservato Alberto Angela. A Issogne la visita è stata animata dall’attrice Jane Alexander nei panni di Bianca Maria Scapardone, infelice sposa di Renato conte di Challand, proprietario del castello troppo preso da potere e carriera, condannata a morte e decapitata a Milano per volere degli Sforza, il cui fantasma si dice che si aggiri nel castello nelle notti di plenilunio. «Il cortile sembra il palcoscenico di un teatro, dove tutto pare essere rimasto come allora e dove quasi si sentono risate, abbracci e litigi».
Invece grazie a «Kalipè. A passo d’uomo», in onda da mercoledì scorso, 29 dicembre, in prima serata su Rai Due - con la conduzione di Massimiliano Ossini - la stazione Skyway di Punta Helbronner è diventata il più alto studio di registrazione d’Europa. Un punto di osservazione assolutamente privilegiato per monitorare lo stato di salute dei ghiacciai e, attraverso di essi, del nostro ambiente.
«Kalipé» in queste 6 prime serate di circa 2 ore ciascuna porterà i telespettatori in Italia, in Europa e nel Mondo per ammirare il grande spettacolo della natura nella sua fragilità sempre più drammaticamente evidente.
Il racconto non sarà tutto in esterna, vedrà anche diverse parti registrate in uno speciale studio ai 3.462 metri di altezza della stazione di Punta Helbronner della funivia Skyway Monte Bianco. Ed è proprio da qui che Massimiliano Ossini lancia i vari servizi realizzati in questi mesi in varie parti d’Italia e del mondo.
«Siamo felici che la Valle d’Aosta non solo sia tra i protagonisti di un programma di divulgazione e sensibilizzazione ambientale ideato e condotto da Massimiliano Ossini che a più riprese ha manifestato il suo affetto per le nostre montagne - sottolinea l’assessore Jean-Pierre Guichardaz - ma anche che la nostra regione, grazie all’eccellenza ingegneristica rappresentata dalla Skyway, abbia concretamente contribuito alla registrazione di una trasmissione dai temi importanti e imprescindibili. Temi sui quali noi per primi ci stiamo da tempo impegnando al fine di promuovere forme di turismo sempre più sostenibili e rispettose del prezioso quanto fragile contesto naturale in cui abbiamo il privilegio di vivere».