Meno reati contro il patrimonio, più truffe informatiche e droga
Con una semplice cerimonia, nel pieno rispetto delle misure antipandemia, sabato scorso, 10 aprile, è stata celebrata nel cortile della Questura di Aosta la ricorrenza del 169esimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato che quest’anno era si arricchita di un’importante cifra tonda: i 40 anni della riforma dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza. Il 10 aprile 1981 veniva infatti pubblicata, sulla Gazzetta Ufficiale, la legge numero 121 che, come evidenziato dalle parole del capo della Polizia prefetto Lamberto Giannini «Portava in sé il seme di grandi evoluzioni, ridisegnando una Polizia moderna ed a forte identità civile».Il questore della Valle d’Aosta Ivo Morelli ha deposto una corona di alloro in memoria dei caduti, alla presenza di una rappresentanza del solo personale della Polizia di Stato e dell’Amministrazione civile dell’Interno in servizio nei vari uffici e reparti della regione.
«Con questo gesto vogliamo ricordare e onorare i nostri caduti, che hanno sacrificato il bene più prezioso, la vita, per la riaffermazione della legalità e la sicurezza dei nostri concittadini. - ha dichiarato il questore Ivo Morelli - Un pensiero particolare vogliamo rivolgerlo al prefetto Carlo Mosca, recentemente scomparso, autore del libro “La riforma dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza”, un volume che ha una particolare importanza per la Polizia di Stato e che vede il contributo di autorevoli personalità che, in ciascuno dei 12 capitoli, ripercorrono ed illustrano i temi più significativi della riforma che “smilitarizzò” il Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza e costituì la Polizia di Stato come prima forza di polizia civile a competenza generale, ridisegnando il sistema della Pubblica Sicurezza del Paese».
Il questore Ivo Morelli ha aggiunto che «L’anno appena trascorso, così particolare, è stato caratterizzato da una netta diminuzione di alcune tipologie di reato, tale da rendere inopportuno un raffronto con la stessa attività riferita all’anno precedente. La limitata mobilità delle persone sul territorio ha infatti determinato un calo dei reati contro il patrimonio. Si è tuttavia registrato un sensibile incremento dei reati informatici e di quelli in materia di stupefacenti. L’attività di controllo del territorio, mai interrotta, ha invece determinato un aumento del numero delle persone sottoposte a controllo di polizia, anche al fine di accertare le motivazioni che ne consentissero, legittimamente, la mobilità».
In occasione della ricorrenza odierna, il presidente della Regione Erik Lavevaz ha inviato un messaggio in Questura, a nome del Governo regionale, per «Ringraziare le donne e gli uomini della Polizia di Stato per il loro servizio verso la sicurezza dei valdostani e la legalità nella nostra regione. In questa fase così delicata e complessa per tutta la nostra società, le Forze dell’Ordine hanno dimostrato una disponibilità e uno spirito di collaborazione che sono stati di fondamentale importanza».