Memorial Day, una fiaccola per tenere accesa la legalità
Il 32esimo anniversario delle stragi di Capaci e di via D’Amelio è stato commemorato in Valle d'Aosta mercoledì scorso, 29 maggio, nell'ambito del “Memorial Day 2024”, la manifestazione in ricordo di tutte le vittime del terrorismo, della mafia, del dovere e di ogni forma di criminalità.
L’evento, organizzato dal Sindacato Autonomo di Polizia sotto l’egida della Procura della Repubblica, del Tribunale di Aosta e nell’ambito delle azioni del Piano sulla corresponsabilità educativa e sulla legalità della Regione Autonoma della Valle d’Aosta, è iniziato alle 8.30 davanti al Palazzo di Giustizia “Giovanni Selis” dove, alla presenza di tanti studenti, sono state ricordate le vittime del dovere della nostra regione. In particolare, il procuratore della Repubblica Bruno Caccia, le guardie di Pubblica sicurezza Adolfo La Bernarda, Camillo Renzi, Franco Basso, Lorenzo Giacobbe e Mario Turco, il militare dell’Aeronautica militare Dario De Rossi, gli agenti della Polizia di Stato Giuseppe Iorio e Loris Azzaro, il capitano dell’Esercito Italiano Giuseppe Parisi, il vigile del fuoco professionista Erik Mortara, il vigile del fuoco volontario Rinaldo Challancin, i militari della Guardia di Finanza Marco Musichini, Roberto Ferraris e Patrick Bartoloni nonché le vittime dell’incidente aereo del 14 maggio 1973 Francesco Albarosa, Franco Elia, Raffaello Arata, Giancarlo Zampa, Luciano Galliano, Michele Candiani e Fabrizio Legrenzi appartenenti ai Corpi degli Alpini e dell’Aeronautica Militare. «Esercitiamo tutti assieme lo strumento della memoria - ha evidenziato il sostituto procuratore di Aosta Manlio D'Ambrosi - conoscendo la storia di tutte le persone che in questi decenni hanno sacrificato la vita per la legalità. Le vittime erano persone come noi, che la mattina andavano a lavorare credendo di fare la cosa giusta». Chiara Paglino, referente di Libera per Aosta, ha voluto ricordare Ilaria Alpi, giornalista uccisa il 20 marzo del 1994 a Mogadiscio insieme al suo operatore Miran Hrovatin: «Di fatto, 30 anni dopo, non esiste una verità sulla sua morte». Inviati dal Tg3 per documentare la guerra civile somala, vennero freddati nella zona nord della città mentre lavoravano a un'inchiesta sui traffici illeciti di armi e rifiuti tossici tra la Somalia e l'Italia. Massimo Denarier, segretario regionale del Sap, hasottolineato che la fiaccola fu accesa per la prima volta 25 anni fa: «Da quella piccola idea, oggi in tutta Italia si celebrano giornate come quella che stiamo vivendo qui».
Alle 9.15 è stata accesa la Fiaccola della Memoria e della Legalità che un gruppo di ciclisti appartenenti ai Carabinieri, alla Polizia Penitenziaria, alla Polizia di Stato, ai Vigili del Fuoco, alla Guardia di Finanza e al Corpo Forestale Valdostano, ha trasportato lungo le strade della Valle d’Aosta, con momenti di riflessione e ricordo nei pressi dei monumenti e delle targhe poste nei Comuni di Aosta, Villeneuve, Pollein, Saint-Christophe, Quart e Saint-Vincent. Alle 11.30, i ciclisti hanno fatto sosta alla Fondazione Ollignan di Quart, dove hanno incontrato i ragazzi dell’azienda agricola per una commemorazione in cui è stato anche acceso un braciere votivo in ricordo di tutte le vittime.
Lo spirito della manifestazione, insignita in 9 edizioni della Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica, non è unicamente rituale né esprime il solo culto della memoria, ma punta anche a far rivivere nel presente e a proiettare nel futuro il senso ed il messaggio di impegno e sacrificio di tutti coloro che sono caduti come vittime nella difesa della legalità.