Memorial Day: tedofori ciclisti per ricordare le vittime della criminalità e del dovere

Memorial Day: tedofori ciclisti per ricordare le vittime della criminalità e del dovere
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La fiaccola del Memorial Day porta in sé il ricordo delle vittime del dovere, del terrorismo, della mafia e di ogni forma di criminalità, ma anche di coloro che, tra le Forze dell’Ordine e i loro famigliari, hanno perso la vita prematuramente. La fiamma è stata accesa da Micol Jerusel, sorella di Mathieu morto 11 anni fa in un incidente, e la fiaccola portata da Edy Collomb, fratello di Gianni portato via poche settimane fa da un male incurabile. La cerimonia di giovedì 4 maggio, davanti al Palazzo di giustizia “Giovanni Selis” ad Aosta, ha dato il via alla carovana in bicicletta, organizzata dal Sindacato Autonomo di Polizia: tra le sue tappe vi sono state la stele in via Monte Vodice ad Aosta in ricordo del giudice Giovanni Selis; la Questura di Aosta, davanti alla quale è posta una “pietra d’inciampo” dedicata al commissario di Polizia Camillo Renzi, deportato e morto nel 1944 a Dachau in un campo di concentramento; la caserma dei Vigili del Fuoco di Aosta, per ricordare Eric Mortara, cui è intitolata, e Renato Challancin; la Fondazione Ollignan sopra Quart, in ricordo dell’allievo Loris Azzaro e dell’agente di Polizia Giuseppe Iorio; Saint-Vincent, davanti alla targa che, nei pressi del Casino, ricorda Adolfo La Bernarda; il monumento che all’eliporto di Pollein ricorda le vittime dell’incidente in elicottero del 14 maggio del 1973; infine Villeneuve, in ricordo del capitano dell’Esercito Giuseppe “Pippo” Parisi. In rappresentanza dei giovani a cui sono rivolte parole di incoraggiamento a perseguire gli ideali di giustizia e legalità, erano presenti le classi quarte della scuola primaria del Ponte di Pietra, dell’Istituzione scolastica Saint-Roch, e le seconde liceo classico del Licam di Aosta. «Il Sindacato Autonomo di Polizia da 31 anni organizza questa manifestazione che ha assunto un carattere internazionale» ha ricordato Massimo Denarier, segretario del Sap, che ha aperto i discorsi ufficiali e ceduto poi la parola al sostituto procuratore Manlio D’Ambrosio e a Chiara Paglino di Libera. «Siamo partiti nel 1999 con questa fiaccola da Aosta, accesa proprio davanti al Palazzo di Giustizia ora intitolato a Giovanni Selis. - ha aggiunto Massimo Denarier - E con essa siamo andati in giro per l'Italia a ricordare tutte le vittime del terrorismo della mafia, del dovere e di ogni forma di criminalità. Lo abbiamo fatto con delle manifestazioni nelle quali abbiamo innanzitutto cercato di trasmettere in alle famiglie ai parenti delle vittime il nostro affetto la nostra gratitudine lo abbiamo fatto ricordando i loro cari, oggi in particolare nel ricordo di Marco Musichini il cui nome è su una targa della caserma di Entrèves. Ma lo facciamo ancora, mandando un messaggio agli studenti, in cui vi invitiamo a ricordare, anche attraverso le attività che sono proposte nel Piano Corresponsabilità Educativa & Legalità».

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