Maxi condominio a Breuil Cervinia, rito abbreviato per i 3 imputati: prossima udienza davanti al gup di Aosta il 28 ottobre
Sono stati ammessi dal gup Davide Paladino al rito abbreviato, condizionato ad alcune attività istruttorie, i 3 imputati per il caso di presunta corruzione riguardante il rilascio dei titoli per la realizzazione di The Stone, condominio alto 30 metri che era previsto a Breuil Cervinia, nell'area dell'ex Hotel Fosson.
Si tratta di Ezio Colliard nella qualità di amministratore unico della Vico srl di Hône, di suo figlio Tiziano Colliard (entrambi difesi dall'avvocato Corrado Bellora) e dell'architetto Valerio Cappelletti (assistito dai legali Giorgio Piazzese e Filippo Vaccino), in qualità di membro esperto della commissione edilizia del comune di Valtournenche.
L'accusa è di corruzione per l'esercizio della funzione.
Alla Vico srl è contestato un illecito amministrativo. Parte offesa è il comune di Valtournenche. La prossima udienza è in calendario lunedì 28 ottobre.
Secondo la procura di Aosta (pm Luca Ceccanti) i Colliard avevano promesso a Cappelletti 330 mila euro, somma anticipata dalla consegna di un assegno circolare da 10.276 euro, con l'obiettivo di ottenere, all'interno della commissione edilizia, il suo parere favorevole e il suo sostegno alla realizzazione del complesso immobiliare. Il 19 maggio 2023, poco dopo la consegna dell'assegno, Ezio Colliard e Cappelletti erano stati arrestati dalla guardia di finanza - secondo gli inquirenti in flagranza di reato - ed erano poi tornati in libertà tre giorni dopo su ordine del gip.
Inoltre i Colliard, sempre secondo l'accusa, si erano impegnati ad accelerare l'acquisto dei terreni di Cappelletti nell'area camper di Cervinia con un «sovrapprezzo», a favore dello stesso architetto, corrispondente ai 300 mila euro promessi: secondo la difesa invece quella dazione è lecita e riguarda un compenso professionale non riferito a The Stone.
Nel settembre 2023, il Comune aveva poi comunicato alla Vico srl il diniego di titoli edilizi per l'opera, anche sulla base di due pareri legali che avevano fatto emergere delle problematiche. Il progetto prevedeva di beneficiare della legge casa, aumentando i volumi rispetto a quelli dell'hotel Fosson.