Maturità, un altro esame «strano» a causa del Covid Però l’emozione e la tensione sono sempre le stesse
Dopo tante ansie e incertezze, è grande la soddisfazione per gli studenti valdostani che nei giorni scorsi (con inizio mercoledì 16 giugno) hanno affrontato il fatidico esame di maturità, in una versione solo orale, così come lo scorso anno, a causa delle mille traversie imposte dai vari lockdown e dalla didattica a distanza.
I colloqui dell'esame di stato alla fine del secondo ciclo - la maturità per intenderci - proseguiranno indicativamente fino a mercoledì 30. Gli studenti «maturandi» coinvolti sono 897 e verranno ascoltati e valutati da 300 commissari, dal momento che in ognuna delle 25 commissioni ci saranno 6 docenti esterni e un presidente, che può essere un dirigente scolastico oppure un docente della scuola secondaria di secondo grado.
Il colloquio è una vera e propria prova di maturità per i candidati, dura un'ora ed èsostenuto davanti a professori dell'istituzione di appartenenza. Sostituisce le valutazioni allo scritto.
La prova comporta la presentazione di un elaborato sulle discipline caratterizzanti, un breve testo scelto nel repertorio di lingua e letteratura italiana e uno da quella francese, per l'attestazione della «pleine connaissance» della lingua. Poi vi è una discussione su materiale proposto dalla commissione in base alle caratteristiche dello studente e una esposizione, anche multimediale, dei percorsi per le competenze trasversali ed orientamento. La griglia di valutazione è unitaria, nazionale, e il punteggio dell'esame vale il 40 per cento del voto, mentre il 60 per cento viene dal percorso di studio e dai crediti maturati.
Le interviste
Tra i «maturandi» vi è Giuseppe Varone che ha concluso il suo ciclo scolastico all’Istituto tecnico professionale regionale Corrado Gex di Aosta, nel corso ad indirizzo turistico, e che nello scorso mese di marzo è stato insignito dell’onorificenza di Alfiere del Lavoro da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
«Una tappa importantissima quella della maturità, caratterizzata dall’inevitabile tensione ed emozione. - commenta Giuseppe Varone che all’esame è stato accompagnato dal papà Christian, maresciallo della Guardia di Finanza e presidente dell’Associazione Valdostana Autismo - Come argomento ho portato Torino e il Risorgimento e sono riuscito a fare tutti i collegamenti richiesti. Sono soddisfatto del mio esame».
«Dobbiamo ringraziare la scuola che l’ha sempre sostenuto in questi anni e ha creato una vera e propria rete di inclusione intorno a lui» aggiunge Christian Varone. Ora il figlio Giuseppe (la mamma è Margherita Cozzolino) proseguirà gli studi all’Università della Valle d’Aosta, indirizzo Scienze Politiche. Prima qualche giorno di vacanza con la famiglia in Puglia e in Campania.
«A mio parere la nuova modalità di maturità ci ha preparati nel miglior modo all'ingresso vero e proprio nel mondo del lavoro, in cui le selezioni scritte stanno sempre di più diminuendo e si protende invece a una selezione tramite colloquio orale. - commenta Milo Bernardini di Charvensod che ha frequentato il Liceo Classico - All’inizio del nostro colloquio, dovevamo presentare un elaborato, che in poche parole consisteva sul confronto di due testi da noi scelti, uno di greco e uno di latino, su una tematica in comune. Ad esempio, io ho portato come argomento il sogno nell'antichità. Dopodiché si trattava di sostenere a grandi linee un'interrogazione, collegando le varie materie quando lo si riteneva opportuno».
Il giovane a settembre frequenterà la facoltà di Lettere a Torino e ad agosto si godrà un po’ di meritato riposo in Sicilia.
«Un po' di ansia c'era non si può negare e credo sia abbastanza normale, l'importante è saper gestirla e trasformala in motivazione. Per me è stato un incoronamento di un percorso molto bello e proficuo, nonché ben premiato. - dichiara Marco Cretaz anche lui del Liceo Classico - Ho sostenuto questo esame puntando al massimo e spero sia andato al meglio; aspetto con ansia i risultati di sabato 19 giugno. Per quanto riguarda le domande, sono state molto interessanti e stimolanti. Vi è stata la possibilità di parlare anche di attualità lasciando spazio pure al nostro pensiero e alle nostre considerazioni, cosa questa sempre molto apprezzabile. Un esame quindi non come il solito, dovuto all'attuale situazione Covid, però comunque svolto nella massima serenità».
«Prima di entrare in aula ero molto agitata. Poi, fortunatamente, complice anche l'esposizione dell'elaborato che avevamo preparato, sono riuscita a rilassarmi un poco. - riferisce Sveva Nobili di Verrayes, Liceo Classico - Sono rimasta spiazzata nel momento in cui mi hanno presentato il terzo documento, ho fatto un po' di fatica a trovare collegamenti interdisciplinari. Tuttavia mi sono sforzata di trovare qualcosa di cui parlare per evitare di fare scena muta. In generale, la sensazione che ho ricevuto dall'esame è stata abbastanza positiva; ed ora che mi sono lasciata tutto alle spalle, non mi resta altro che sentire l'estate tanto attesa».
Sveva Nobili è già concentrata sui suoi prossimi studi all’Università di Torino, dove frequenterà la facoltà di Lettere.
Pure Sylvie Truc, giovane promessa del ciclismo valdostano, ha appena concluso il suo percorso scolastico dell’Istituto Manzetti di Aosta, dove ha frequentato il corso di Amministrazione, Finanza e Marketing (l’ex Ragioneria).
Il suo esame di maturità si è svolto mercoledì mattina. «E’ andato molto bene, ero abbastanza tranquilla perché sapevo di aver sempre studiato e di essermi sempre impegnata. In più i professori li conoscevo e mi sono sempre trovata bene con loro. - racconta Sylvie Truc - Sono contenta che sia finito questo percorso e ora impegnerò per proseguire nel migliore dei modi nel mio sport, il ciclismo, ma mi continuerò a dedicare anche allo studio, alla Facoltà di Economia ad Aosta. Vacanze ancora non so, voglio prima concentrarmi sugli impegni sportivi. Poi cercherò di ritagliarmi qualche giorno di relax».