Maturità, la prova di francese sarà solo orale Corsa contro il tempo per arrivare pronti a giugno
Il tempo passa e la fine dell'anno scolastico si avvicina, sempre nell'incertezza del «colore» assegnato alla regione, che condiziona pure le lezioni in classe o a distanza. Non solo, anche gli esami e le prove destinate agli alunni di terza media e quinta superiore devono essere definiti. «Speriamo che sia l’ultimo anno con una Maturità di emergenza - commenta l'assessore regionale all'Istruzione Luciano Caveri - alla fine di un anno scolastico complesso anche per i maturandi. So che il mondo della scuola si è speso a fondo per i ragazzi dell’ultimo anno delle Superiori e di questo sono grato a tutti». Restano da emanare leggi e decreti che sanciscono il particolarismo linguistico della Valle d'Aosta: «La legge regionale prevede "Misure urgenti" perché abbiamo dovuto aspettare le recenti ordinanze del Ministero dell'Istruzione - spiega la sovrintendente agli studi Marina Fey - e non è quindi stato possibile inserire questa parte nella legge Omnibus. Ora procediamo rapidamente, giugno è vicino: nel frattempo abbiamo tenuto al corrente, nei nostri incontri periodici, sia i dirigenti scolastici che la Consulta degli studenti». Le misure riguardano soprattutto la parte d'esame relativa alla conoscenza della lingua francese, e anche le prove linguistiche, già in corso nel momento in cui l'entrata della Valle d'Aosta nella zona rossa, prima di Pasqua, ha bloccato tutto. «In sostanza discipliniamo la questione del francese e adattiamo le disposizioni del Ministero, rendendole coerenti con il nostro Statuto. - continua la Sovrintendente - In questo caso, l'esame di Stato sarà un colloquio, per cui anche la prova di francese di "pleine connaissance" sarà solo orale, però la certificazione potrà comunque essere utilizzata, come in passato, per poter accedere all'impiego nel comparto pubblico regionale». A febbraio si sono in parte già svolte le prove regionali che permettono agli studenti di misurare la loro conoscenza della lingua, ottenendo una certificazione secondo i parametri del Quadro comune europeo delle lingue. Vi sarà la possibilità di recuperare le prove sospese prima della fine dell'anno scolastico. Il disegno di legge è già stato presentato in quinta commissione, venerdì 9 aprile, ed essendo stato espresso parere favorevole è stato inserito nell'ordine del giorno del Consiglio regionale che si svolgerà mercoledì e giovedì prossimi, 21 e 22 aprile. «Con questa legge regionale riconosciamo, in periodo di pandemia, che le misure del Ministero valgono anche per la nostra specificità. - aggiunge Marina Fey - Così come il Ministero e l'Invalsi hanno stabilito che le prove di terza media e di quinta superiore non sono vincolanti per l'ammissione all'esame di Stato, anche in Valle d'Aosta sarà così. Si svolgeranno regolarmente le prove in seconda e quinta elementare, mentre non ci sarà la somministrazione per il grado 10, la seconda superiore, delle prove Invalsi - italiano e matematica - e delle prove regionali di inglese e di francese. Riuscire a svolgere le prove nei vari gradi di istruzione rappresenta per noi un'ottima opportunità per capire anche i risultati in periodo di didattica a distanza, non dei singoli alunni ma in generale, delle diverse classi, individuando punti di forza e di debolezza del nostro sistema scolastico, al fine di permetterci di costruire percorsi di supporto ad hoc, laddove necessario».
Considerata la situazione emergenziale, resta in sospeso, per questo anno scolastico, il nuovo «Curriculum dello studente» che nelle altre regioni, è disponibile sulla piattaforma nazionale. La Valle d'Aosta, come la Provincia autonoma di Bolzano, ha deciso di rimandare al prossimo anno l'utilizzo di tale strumento.