Maturità civiche per i maggiorenni di Jovençan: “Ora lavoriamo per la Consulta dei Giovani”
La data di martedì scorso, 18 maggio, non è stata una scelta casuale. Il sindaco Riccardo Desaymonet e la sua Giunta hanno voluto salutare i nuovi diciottenni nel giorno del settantasettesimo anniversario della morte di Emile Chanoux.
“Abbiamo deciso di salutare i nostri giovani in questo giorno - ammette Riccardo Desaymonet - perché il martire della Resistenza valdostana deve essere preso da esempio anche dalle nuove generazioni. Spesso e volentieri si imputa ai ragazzi uno scarso impegno in ambito sociale: noi martedì scorso, proprio insieme a loro, abbiamo voluto lanciare l’idea della Consulta dei Giovani, un organismo che permetterà loro di incontrarsi e di dialogare e che soprattutto possa permettere di far sentire le voci della nostra gioventù alle istituzioni”.
Nella chiesa parrocchiale di Jovençan il sindaco Riccardo Desaymonet - accompagnato da Marco Gheller, neo presidente della Fondation Emile Chanoux - ha conferito la maturità civica alle ragazze e ai ragazzi di Jovençan nati tra il 2001 e il 2003: si tratta di Lorenzo Antonin, Simone Antonin, Hélène Quendoz, Anais Stevenin, Alex Laffranc, Beatrice Fares, Christian Barcellona, Gaia Serra, Nahid Drabli, Gaida Dellea (2001), Mélanie Chaberge, André Blanc, Sylvie Bionaz, Etienne Montrosset, Andrea Salis, Giuliana Arbaney, Silvain Marguerettaz, Federico Zappia, Giorgia Soldano (2002), Nicholas Evolandro, Matthieu Quendoz, Christal Chimento, Andrea Cerva, Hélène Praz, Giulia Petacchi ed Eleonora Tiberti (2003).
Oltre alla pergamena di rito, i giovani sono stati invitati a partecipare al primo incontro della Consulta dei Giovani, che potrebbe svolgersi già la settimana prossima o al massimo a inizio giugno.
“Visto il numero abbastanza elevato di possibili partecipanti - sottolinea il sindaco Riccardo Desaymonet - non abbiamo ancora deciso quando e soprattutto dove convocare la prima riunione della Consulta. Il ruolo organizzativo dell’Amministrazione comunale terminerà comunque qui, poi starà ai membri della Consulta organizzarsi per formare un direttivo. Noi, dal canto nostro, abbiamo dato la disponibilità di incontrare i rappresentanti una volta ogni due mesi per analizzare con loro i vari aspetti della vita amministrativa del nostro paese. Vogliamo un confronto franco e sereno, vogliamo ascoltare le voci delle nuove generazioni”.