Master, grande festa a Pila per il secondo “Memorial Amato Cerise”
Nonostante la fitta nevicata di domenica e la pioggia dei giorni precedenti che ha pesantemente danneggiato la pista del Leissé si è chiusa con un significativo successo tecnico e organizzativo il secondo “Memorial Amato Cerise”, che da venerdì a domenica scorsi - 5 e 7 gennaio - ha portato in 2 slalom ed 1 gigante 190 atleti di 16 nazioni ad affrontare la settima tappa del circuito della Fis Masters World Cup di Pila.
Sono tanti i consensi ottenuti dallo Ski Club Pila del neo presidente Edoardo Cerise e dal comitato organizzatore, senza dimenticare la società Pila Spa. Decisamente apprezzato anche l’intermezzo enogastronomico di sabato pomeriggio. «All’Abetone non ci avevano offerto neppure un thé caldo. Qui invece c’è stata una grande accoglienza», hanno ricordato in coro alcuni dei francesi arrivati da Serre Chevalier e Grenoble.
Peccato per la gara di sabato, un gigante, cancellata dopo le partenze dei primi 72 concorrenti. Sono stati gli stessi atleti ha chiedere al delegato Fis François Roveyaz di sospendere la competizione. L’organizzazione ha premiato i 6 vincitori di categoria B ma non il gruppo (mancavano il completamento dei B6), dove il miglior tempo era stato quello dell’altoatesino Hermann Oberlechner.
Domenica in slalom si è gareggiato invece regolarmente sotto la neve della Nouva. Nel gruppo A ha vinto ancora il ceco Milan Hrstka (1’34”72) sul pisano Luca Novi (+0”38) e sull’austriaco Thomas Schretzmayer (+0”53); nel gruppo B ha vinto il francese Patrick Avenier in 1’33”40 con 2’20” sul connazionale Michel Lerat e 2”31” sull’azzurro Hermann Oberlechner, mentre tra le donne si è imposta la svizzera Manuela Chiesa che in 1’46”15 ha rifilato 1”54 a Silvia Giacosa e 1”65 alla francese Muriel Jay.
In casa valdostana da registrare il secondo posto nelle C9 di Marcella Castellano del Gran Paradiso a 1”80 dalla francese Chantal Besson, il quinto posto di Guido Lami e l’ottavo di Marco Lamber nei B6 e il decimo di Gianluca Ronchetti negli A5. Impegnato nell’organizzazione Didier Bionaz, Alfredo Gualla non è partito nel gigante di sabato mentre Enrico Voyat - forse l’uomo più atteso - ha preferito non gareggiare dopo l’infortunio patito venerdì.