Martedì la riunione per salvare la Marcia

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Le sorti della 38esima edizione della MarciaGranParadiso di Cogne si conosceranno solo martedì prossimo, 12 gennaio. E’ infatti fissata per questa data una seconda riunione tra gli organizzatori della granfondo più importante della Valle d’Aosta: sarà un appuntamento “senza appello”, perché la settimana prossima bisognerà sciogliere i tanti dubbi che ancora avvolgono il futuro Marcia.

In attesa delle nuove norme anti-Covid

Una volta tanto l’innevamento è l’ultimo dei problemi del comitato organizzatore della gara di Cogne. Negli anni scorsi portare la neve in ogni punto del tracciato che si snoda tra Veulla, Valnontey, Lillaz e Epinel per oltre 45 chilometri non è stato semplice. “Invece quest’anno la neve è pure arrivata. - conferma il presidente dello Sci Club Gran Paradiso Jean-Pierre Fusinaz - . Però come tutti in Italia aspettiamo le nuove disposizioni del Governo Conte per capire cosa potremo fare. Difficile fare ipotesi, in questo momento, anche se la voglia di fare la Marcia è tanta. L’unica certezza che abbiamo è che non andremo oltre al 12 gennaio, una scelta sarà fatta in questa occasione: imbastire una gara come la nostra non è semplice, ma soprattutto dobbiamo dare certezze a tutti coloro che si sono già iscritti e sperano di essere a Cogne nel fine settimana di sabato 6 e domenica 7 febbraio”.

A meno di un mese dal via, insomma, non è più possibile tentennare. Le limitazioni imposte dai vari Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia sanitaria hanno chiaramente colpito in maniera pesante tutte le località che d’inverno lavorano e si animano specialmente con il turismo, eppure la MarciaGranParadiso è ancora un appuntamento al quale è davvero difficile rinunciare. Giovedì 31 dicembre scorso il comitato organizzatore ha scelto di non alzare a priori bandiera bianca, provando a valutare la fattibilità di una versione più sobria e semplice della manifestazione, in accordo con le regole del distanziamento sociale e soprattutto dei nuovi dettami del Governo e della Federazione Nazionale Sport Invernali.

Se la Marcia si farà, sarà comunque con un programma ridotto: la gara in tecnica libera del venerdì - introdotta una decina di anni fa - è già stata cancellata e gli organizzatori vorrebbero perlomeno preservare la MiniMarcia del sabato, “Ma solo se sarà possibile garantire le condizioni richieste”, aggiunge Jean-Pierre Fusinaz. Domenica, sulla carta, la Marcia vera e propria, chiaramente in tecnica classica e con le versioni tradizionale (45 km) e light (25 km). Il vero scoglio, però, è il nuovo Dcpm.

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