Mario Maione, l’ingegnere che firmò il prestigioso restauro del Forte di Bard
Mario Maione era un ingegnere dalla grande autorevolezza. E lo era sin da giovane, laureato ad appena ventiquattro anni, nel dicembre del 1953, lui nato a Napoli il 2 febbraio del 1929. Una preparazione nell’ingegneria civile e dei trasporti così immediata e profonda da essere come una sorta di vocazione, dimostrata anche dai brillanti risultati che nel 1954 lo videro vincitore di una borsa di studio nazionale in geotecnica e nel 1956 secondo a livello italiano nel concorso dell’Anas per ingegneri.
Abitava già in Valle d’Aosta da qualche mese, essendo arrivato nel dicembre del 1955, poi l’Anas, l’insegnamento negli istituti tecnici come i Geometri, dal 1965 la nomina ad ingegnere capo del Genio Civile di Aosta, dove rimase fino al 1983, ma abbinata dal 1974 a quella di capo degli uffici del Genio di Torino e di altre provincie del Piemonte. Una bella carriera, che lo ha visto operativo sul campo in molto realizzazioni dello Stato, come le strade e le sistemazioni fluviali, l’edilizia pubblica, la sorveglianza delle dighe.
Sposato nel 1960 con l’aostana Marisa Cometto - insegnante di italiano, storia e geografia nelle scuole medie del capoluogo - e padre dal febbraio del 1963 di Claudio, avvocato ad Aosta, e dal dicembre del 1965 di Massimo, primario di Chirurgia vascolare all’Ospedale di Cuneo dopo essere stato a lungo apprezzato medico in quello di Aosta, l’ingegner Maione nel 1962 fu uno dei quattro fondatori dei Lions della Valle d’Aosta che presiedette per due mandati, nel 1983-84 e nel 2012-13, in occasione del cinquantenario, distinguendosi sempre per l’attenzione verso le attività di beneficienza e di divulgazione degli scopi del club.
Proprio nel 1983, con la conclusione dell’esperienza al Genio Civile, Mario Maione aprì un suo studio professionale, progettando, dirigendo cantieri, collaudando, svolgendo decine di perizie con una competenza rara. Questo suo modo di lavorare, così serio e preparato, nel 1999 lo vide coinvolto per conto della Regione, e per quasi vent’anni, in una delle realizzazioni contemporanee di maggiore importanza in Valle d’Aosta, come il restauro del Forte di Bard, un’opera finanziata con fondi europei nella quale la sua attenzione gestionale è stata veramente esemplare. Fu quindi al fianco del suo amico di sempre Paolo Giunti, dirigente regionale e presidente di Finbard, nella grande avventura che ha portato alla creazione del polo culturale di Bard e con Paolo Giunti ancora condivideva l’abitudine giornaliera della passeggiata a Saumont. Per sessant’anni quindi l’ingegner Maione è stato un competente interlocutore per tutti, serissimo nella vita professionale, come quando da giovane era arbitro di calcio, ma simpatico e sorridente con gli amici, che nelle sfide a biliardo sapevano sin dall’inizio di avere poche chances contro di lui.
Mario Maione si è spento serenamente sabato all’Ospedale di Aosta, dove era stato ricoverato per dei controlli al cuore. Martedì nella chiesa di Saint Etienne il mondo valdostano dei Lions si è stretto al suo fondatore, accompagnando con lo stendardo l’ultimo saluto ad un uomo tenace ed equilibrato, che in tanti anni di attività professionale e di impegno sociale è riuscito a farsi apprezzare da tutti.