Marina Cugnetto vola negli States

Marina Cugnetto vola negli States
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Abita in Valle d’Aosta l’unica donna italiana che parteciperà al “The Speed Project 2022”, l’evento nato 7 anni fa dove si deve percorrere nel minor tempo possibile la distanza che intercorre dalla spiaggia di Santa Monica a Los Angeles, fino a Las Vegas, e che si terrà da venerdì prossimo, 25 marzo, a domenica 27. Marina Cugnetto, di professione infermiera, ha 30 anni e vive a Arnad, ma è cresciuta e nata a Ivrea. Ultima di 7 fratelli, ha sempre praticato lo sport fin dalle scuole medie a livello agonistico, dalla pallavolo alla corsa in montagna. Nel 2019 è stata la prima donna a partecipare al “Tot Dret”.

Il “The Speed Progect”, è una gara di 300 miglia senza regole, dove il record delle donne a squadre è di poco più di 35 ore, per una media di 4.30 chilometri all’ora. La competizione può essere affrontata in solitaria oppure in squadre di massimo 13 persone, tuttavia per puntare ad un risultato competitivo la formazione può essere composta da 6 persone, solo uomini o solo donne. Sono 40 le squadre in totale e gareggiano tutte su invito: Marina Cugnetto è inserita in un gruppo di 6 donne ognuna proveniente da un Paese diverso. “Ho diverse passioni, per lo più sportive. - commenta Marina Cugnetto - Mi piace la montagna ma anche il mare, amo in generale la natura e non riuscirei a fare il mio lavoro serenamente se non avessi uno sfogo come lo sport e lo stare all'aria aperta.” “I miei genitori mi hanno trasmesso molto dello spirito sportivo e io ho aggiunto l'aspetto competitivo e agonistico. Mio papà, Romano Cugnetto, ha fatto molto per lo sport in Valle d'Aosta - ricorda Marina Cugnetto - riportando in auge il “Trofeo Mezzalama”. Mia mamma Maria Luisa Perlo lo ha sempre seguito in queste sue passioni e lo ha aiutato nelle organizzazioni di competizioni sportive come lo “Ski Trophée Mont Blanc”, gara di scialpinismo a coppie che si teneva tra Courmayeur e Chamonix. Sono quindi cresciuta in mezzo ad atleti, a gare ed a tutto ciò che l'organizzazione comportava.”

“Ho iniziato a correre senza obiettivi agonistici finché 4 anni fa ho provato la mia prima gara in montagna: “Il Vertical di Mont Mary” con 1.000 di dislivello, dove sono arrivata seconda classificata. Da lì ho capito che la corsa in montagna era la mia passione. Tra i migliori risultati ho il primo posto al “Tot Dret” del 2019, il terzo all’“AMA - Alagna, Margherita Alagna” lo scorso anno, il secondo al “Tour Monviso Trail” del 2021 e il primo alla “Swiss Peak Marathon” del 2020.”

Come sei riuscita a partecipare allo “The Speed Project”?

“L'evento l'ho conosciuto iscrivendomi a un contest on line sponsorizzato dalla ditta sportiva ON. Veniva richiesto un curriculum sportivo, dei requisiti di tempo in varie distanze e la capacità di parlare in inglese. Le ragazze con cui farò squadra le ho conosciute tramite internet e sono tutte provenienti da Stati diversi, sono specializzate in ultra trail e pure triatlete.”

Come vi sta preparando?

“Per adesso ci stiamo ancora organizzando sulle tattiche di gara. Di sicuro vogliamo battere il record! Ovviamente una competizione di questo genere deve essere preparata con largo anticipo e personalmente non ho avuto e non avrò tempo per farlo nello specifico, ma i chilometri nelle gambe non mancano e tutto sommato i ritmi richiesti non sono fuori dai miei standard, quindi possiamo giocarcela a parer mio.”

Hai altri progetti per il futuro?

“Al rientro dagli Stati Uniti mi aspettano delle nuove sfide. Alcune in Valle d'Aosta, come il “Traverse Trail”, e le altre a livello nazionale come i Campionati Italiani a maggio, la “Ultra Dolomites” a Cortina e la “CCC” del circuito dell’Ultra Trail Mont Blanc.”

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