Marco Camandona in cima al Dhaulagiri Ha conquistato il suo decimo Ottomila
Partiti dall’Italia lunedì 30 agosto scorso, Marco Camandona, guida alpina della società di Valgrisenche, e Pietro Picco, guida di Courmayeur, sono arrivati in vetta al Dhaulagiri (che, con i suoi 8.167 metri, è la settima montagna più alta del mondo) alle 7.45 (ora nepalese), le 4.30 circa in Italia, della mattina di ieri, venerdì 1° ottobre. Erano partiti dall’ultimo campo alle 23 (ora locale) di giovedì 30 settembre e, in meno di 9 ore, hanno percorso gli ultimi 1.000 metri di dislivello.
Per Marco Camandona è il suo decimo 8.000, tra questi il K2 conquistato insieme ad Abele Blanc nel 2000. Avendo completato tutti i “giganti” nepalesi, ora i 4 che gli rimangono sono tutti in Pakistan (i 2 Gasherbrum, il Broad Peak e il Nanga Parbat). Dopo la telefonata alla moglie Barbara Luboz subito dopo la conquista della cima, la seconda chiamata è avvenuta dal campo 2, raggiunto alle 10.20 ora italiana. Per Pietro Picco, che ha già all’attivo altre spedizioni extraeuropee, è stato il battesimo degli 8.000. I 2 alpinisti stanno bene e sono molto contenti del traguardo conquistato. In particolare Marco Camandona, che nel maggio 2020 aveva avuto un infortunio. C’era molta neve ma le condizioni erano ottimali, la giornata calda e soleggiata. Come nelle precedenti imprese, anche questa volta la scalata è avvenuta senza ossigeno supplementare.
Quando arriveranno al campo base (5.800 metri), dopo aver raccolto attrezzature e bagagli, si organizzeranno per il rientro in Italia. Il Dhaulagiri è stato scalato la prima volta nel maggio del 1960 da una spedizione mistra Austria-Svizzera, di cui faceva parte Kurt Diemberger.