Marco Camandona e Pietro Picco sulla vetta del Broad Peak François Cazzanelli rinuncia per aiutare un alpinista in difficoltà
Martedì scorso, 19 luglio, la cordata valdostana formata da Pietro Picco e Marco Camandona ha raggiunto la vetta del Broad Peak a 8.047 metri di altitudine, al confine tra Cina e Pakistan, nella catena del Karakorum, a circa 8 chilometri dal K2. Pietro Picco è arrivato per primo, seguito a distanza di circa un’ora e mezza da Marco Camandona (alle 10.50 ora locale), che ha conquistato così un’altra cima tra le montagne più alte del mondo, arrivando al suo dodicesimo “ottomila”. Camandona è rientrato in serata al campo base del Broad Peak, mente Picco si è fermato al Campo 3.
Dopo un trekking impegnativo, venerdì 15 luglio, la cordata valdostana era arrivata al campo base del K2 che, anche se avvolto completamente dalle nuvole, suscita sempre forti emozioni nel cuore e nella testa degli alpinisti. Ancora di più per Marco Camandona, che il 29 luglio del 2000 quel campo base lo aveva già vissuto in cordata con Abele Blanc e con il brasiliano Waldermar Niclevich, con i quali aveva raggiunto la vetta del K2, scalando lo sperone Abruzzi, al termine di una spedizione con condizioni meteo e della montagna difficilissime.
Sabato 16 luglio è stato un giorno di riposo per gli alpinisti con la gradita sorpresa di un meteo favorevole, che preannunciava una finestra di bel tempo fino al 20. Senza alcuna esitazione, Marco Camandona, Pietro Picco e François Cazzanelli hanno quindi deciso di affrontare la vetta del Broad Peak.
Camandona e Picco sono partiti lunedì 18 luglio insieme dal campo base del Broad Peak, che dista circa un’ora dal campo base del K2, sono arrivati al Campo 2, a quota 6.400 metri e, vista la loro ottima condizione fisica, hanno deciso di proseguire per il C3 a quota 7.000 metri, dove sono arrivati alle 13.30 ora italiana. Dopo aver mangiato e riposato per qualche ora, alle 23 ora locale, sono partiti per la vetta, che presentava molte incognite.
L’intenzione di François Cazzanelli era di affrontare il Broad Peak con la sua tecnica di “summit push” ma a mezz’ora dalla cima, a circa 8.000 metri, a causa di un incidente che ha visto coinvolto un alpinista britannico, si è fermato e ha deciso di non proseguire in quanto a quel punto le priorità erano altre. Rientrato al C3, dove lo aspettava Pietro Picco, insieme hanno deciso di passare la notte e rientrare al campo base del K2.
Nel frattempo, Emrik Favre e Jerome Perruquet sono saliti al C2 del K2 a 6400 metri per effettuare una ricognizione e per organizzare un deposito di materiale, passando lì la notte per poi rientrare al campo base. Jerome Perruquet è salito fino a quota 7.000 oltre la "piramide nera" ed è ridisceso.
Mentre Roger Bovard ha raggiunto, nel primo pomeriggio di mercoledì 20 luglio, la cordata al Campo Base del K2 dopo aver accolto un gruppo di trekkers valdostani e il patron di Arol, Sergio Cirio.
Ora gli alpinisti si riposeranno e si concentreranno per il prossimo obiettivo che sarà il K2.