Mani d’oro e cuore generoso: Saint-Vincent ha dato l’ultimo saluto a Giuseppe Merlet

Mani d’oro e cuore generoso: Saint-Vincent ha dato l’ultimo saluto a Giuseppe Merlet
Pubblicato:
Aggiornato:

Un uomo buono, disponibile con tutti e profondamente attaccato alle proprie radici valdostane. Ha lasciato un grande vuoto a Saint-Vincent la scomparsa di Giuseppe Merlet, per tutti Pino, spentosi martedì scorso, 27 dicembre, all’età di 88 anni. I suoi funerali sono stati celebrati nel pomeriggio di giovedì e in tanti hanno voluto portargli un ultimo saluto e manifestare la propria vicinanza alla famiglia.

Era nato il 27 agosto del 1934 a Saint-Vincent da papà Giuseppe Vittorio e mamma Margherita Bieller, secondo di tre fratelli, dopo la sorella Lidia (del 1923) e il fratello Aldo (del 1943). Per tanti anni ha lavorato come idraulico al Casinò de la Vallée, mettendo a frutto una manualità fuori dal comune, che ha continuato a utilizzare anche negli anni della pensione, quando a Orioux di Saint-Vincent, dove abitava, tutti lo conoscevano e si fermavano volentieri a chiacchierare con lui, che era sempre positivo e proiettato al futuro, con una grande voglia di vivere.

In passato aveva anche giocato a palet, cogliendo importanti successi. Proprio a Orioux ha vissuto a lungo nello stesso condominio il medico d’urgenza e attuale consigliere di minoranza a Saint-Vincent Antonio Iiriti, che ne traccia un ricordo commosso. «Pino era un gigante buono, una persona d’altri tempi che per me è stato un punto di riferimento fin da quando sono arrivato in Valle d’Aosta 20 anni fa. - racconta - Aveva le mani d’oro e sapeva aggiustare ogni cosa, con calma e intelligenza. Mi ha sempre colpito il suo straordinario senso di appartenenza alla comunità valdostana e alle sue tradizioni. Mi parlava in patois e mi ha aiutato a impararlo, un fatto che ora nel mio lavoro mi è di grandissimo aiuto per potermi rapportare con le persone che stanno male. Era la persona più buona che io abbia mai conosciuto, dava una mano a tutti, non l’ho mai visto arrabbiato. Mancherà a tutta la comunità, era un grande punto di riferimento». Lascia la moglie Anna Maria Menegotto - con cui si è sposato a Châtillon il 7 novembre del 1959 -, la figlia Clara con il marito Lino Déanoz, l’adorato nipote Patrick Déanoz e il fratello Aldo.

Abbonamento Digitale La Valléè
Archivio notizie
Maggio 2024
L M M G V S D
 12345
6789101112
13141516171819
20212223242526
2728293031