È mancato Fabio Protasoni Una vita dedicata alla politica e al Terzo settore
È mancato ieri, venerdì 29 settembre, all'Hospice dell'Ospedale Beauregard di Aosta, dopo una lunga malattia, Fabio Protasoni, 57 anni, capogruppo del Progetto civico progressista nel Consiglio comunale di Aosta.
Era dipendente delle Acli, le Associazioni cristiane dei lavoratori italiane, per cui aveva ricoperto diversi incarichi, fino a essere responsabile del patronato del Piemonte. Era attivo nel Terzo settore e nel Csv della Valle d'Aosta, con incarichi nazionali nel Forum del Terzo settore. In politica, aveva aderito prima al Partito democratico, divenendo presidente dell'assemblea regionale in Valle d'Aosta dal 2009 al 2013, per poi lasciare i democratici e aderire al progetto di Rete civica (di cui era entrato a far parte del direttivo, composto pure da Chiara Minelli, Loris Sartore, Elio Riccarand, Eugenio Torrione e Sabina Vuillermoz), che lo aveva visto anche candidato alla Politiche per il Senato nel 2018. Nel Consiglio comunale di Aosta, dove era stato eletto nel 2020 con 166 preferenze, ricopriva l’incarico di capogruppo. Un ruolo che affrontava con passione e determinazione, difendendo i suoi ideali fino all’ultimo. Perito industriale - titolo conseguito a Brescia, sua città natale, dove ancora vive il padre e dove aveva avuto il suo primogenito Paolo -, si collocava naturalmente a sinistra, area che aveva, nella sua visione del mondo, anzitutto il dovere di rivendicare diritti, uguaglianza, giustizia, equità, lavoro e rispetto dell’ambiente. Valori, riassumibili nella sintesi “un futuro migliore”, a cui non tributava solo un’adesione ideale. Era stato anche tra i fondatori dell'associazione Pendolari stanchi. Per alcuni anni giornalista pubblicista, lascia la moglie Nathalie Grange, giornalista di Aostasera.it e vicepresidente dell'Anso, l'Associazione della stampa online, e i figli Paolo e Bianca.