È mancata Esmeralda Piccenna Colta, anticonformista ed empatica

È mancata Esmeralda Piccenna Colta, anticonformista ed empatica
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Esmeralda Piccenna è mancata improvvisamente all’età di 60 anni giovedì 4 aprile, nella sua abitazione in corso Saint-Martin-de-Corléans. Nata il 14 settembre 1953, era la primogenita del maresciallo comandante la stazione dei carabinieri di Nus Francesco Piccenna, scomparso nel 1996 poco dopo il congedo, e Aurelia Ginepro, mancata all’età di 85 anni un paio di mesi fa. Era sposata dal 5 agosto 1989 con il giornalista in pensione Agostino Borio, ex redattore de La Vallée Notizie, settimanale per il quale pure lei aveva scritto. Diplomata al Liceo classico, nel 1996 aveva vinto un concorso ed era impiegata con la qualifica di assistente giudiziario a Palazzo di Giustizia, dove lavora pure la sorella Nicoletta. Il fratello più piccolo, Nicola, invece, è farmacista a Nus. Divoratrice di libri e appassionata di musica, persona colta e dotata di un’intelligenza vivace e acuta, Esmeralda Piccenna era una persona aperta ed empatica, sempre con la battuta pronta, estremamente schietta e soprattutto anticonformista. La sua grande curiosità è testimoniata dal fatto che in gioventù aveva conseguito il brevetto di volo e, oltre alla patente di guida per le auto, aveva ottenuto anche quella per i camion. Non aveva avuto figli, ma su Facebook curava una rubrica intitolata “Nonna Esmeralda” in cui leggeva e commentava fiabe italiane di grandi autori ma anche poco conosciute. I suoi cari, tanti colleghi e amici la hanno salutata per l’ultima volta martedì scorso, 9 aprile, al cimitero di Aosta.

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