Mancano medici di base: petizione con 700 firme L’Usl: “Presto prenderanno servizio altri 2 dottori”

Mancano medici di base: petizione con 700 firme L’Usl: “Presto prenderanno servizio altri 2 dottori”
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«Si provveda con immediatezza al ripristino del servizio ambulatoriale presso i locali di Chambave, Saint-Denis e Verrayes e all’assegnazione di un nuovo medico per la nostra comunità». Sono circa 700 i residenti di Chambave, Saint-Denis e Verrayes e di altri Comuni dell’Unité Mont Cervin che nei giorni scorsi hanno sottoscritto una petizione per protestare contro la riduzione del servizio di assistenza medica di base nel comprensorio. La questione del ridotto numero di medici di famiglia riguarda tutta la Valle d’Aosta e - per la verità - l’Italia intera. Nei Comuni in questione, però, la situazione è precipitata in seguito al pensionamento di 2 medici di famiglia: Renato Gigliotti e Fortunato Sterrantino. «Il primo per problemi di salute già da qualche tempo veniva sostituito mentre il secondo ha terminato la sua attività a fine ottobre. - spiega Valter Elos, assessore comunale di Chambave che ha però coordinato la raccolta di firme come semplice cittadino - In pratica, da 2 medici che avevamo, ora ne abbiamo solo più 1, la dottoressa Maristella Tescaro, che ha preso il posto di Gigliotti. Con il pensionamento di Sterrantino, l’Usl ha attivato l’ambulatorio ad accesso diretto al poliambulatorio di Châtillon il martedì, il giovedì e il venerdì dalle 15 alle 20. Costringere le persone a spostarsi in altri Comuni è una mancanza di rispetto soprattutto verso i soggetti più deboli».

«Auspicando che tale soluzione rivesta un carattere di momentanea straordinarietà, - si legge nel testo della petizione - i sottoscritti cittadini ricordano come sia necessario considerare maggiormente nelle valutazioni l’età avanzata di molti residenti e quindi la loro oggettiva difficoltà di spostamento e soprattutto la disponibilità in Chambave, Saint-Denis e Verrayes di locali idonei (dove operavano i 2 medici di base) che di fatto con un accentramento logistico resterebbero inutilizzati nonostante gli investimenti sostenuti recentemente di ammodernamento».

Un secondo medico in servizio dal 14 gennaio. Nuove visite a Chambave già da dicembre

Nel frattempo l’Usl sta dimostrando impegno nel limitare - per quanto possibile - i disagi: a partire da martedì prossimo, 29 novembre, prenderà servizio nel Distretto numero 3 di Châtillon Francesco Fracasso come nuovo medico di base. La comunicazione dell’Usl di lunedì scorso, 21 novembre, indica che Fracasso riceverà al poliambulatorio di Châtillon il lunedì dalle 16 alle 18, il mercoledì dalle 10 alle 12 e il venerdì dalle 9.30 alle 11.30 e al consultorio di Antey-Saint-André il martedì e il giovedì dalle 16 alle 18. «Tuttavia, proprio per venire incontro alle esigenze dei residenti nei Comuni di Chambave, Verrayes e Saint-Denis, a partire da inizio dicembre il dottor Francesco Fracasso per un giorno alla settimana visiterà i pazienti all’ambulatorio di Chambave. - sottolinea il direttore del Distretto socio-sanitario Franco Brinato - Un modo per rispondere alle necessità del territorio in attesa che prenda servizio - a partire dal 14 gennaio - un nuovo medico destinato specificamente agli ambulatori di Chambave, Verrayes e Saint-Denis». «Nonostante le note criticità legate alla carenza di medici, ci siamo attivati subito, organizzando l’ambulatorio ad accesso diretto a Châtillon il giorno dopo il pensionamento del dottor Fortunato Sterrantino. - continua il dottor Franco Brinato - Nel contempo, per le persone allettate a domicilio, si sono messi a disposizione alcuni medici, tra cui io, per dare assistenza a chi ne avesse necessità. Mi rendo conto che si sono verificati dei disagi, in particolare per le persone anziane, ma noi abbiamo fatto tutto il possibile per limitarli al minimo. Ricordo che i medici di base non sono dipendenti dell’Usl bensì liberi professionisti convenzionati. Come Usl diamo delle indicazioni ma la scelta degli ambulatori è a loro discrezione».

«L’attivazione del nuovo medico di assistenza primaria che prenderà servizio da martedì 29 novembre a Châtillon è il risultato degli sforzi messi in atto al fine di affrontare la difficoltà di reperimento di queste figure professionali. - si legge in una nota dell’Usl - A questo inserimento ne seguiranno altri, prossimamente, per affrontare tutte le criticità sul territorio regionale. Si precisa che, in concomitanza dell’avvio dell’attività del nuovo medico, sarà sospesa quella dell’ambulatorio ad accesso diretto a Châtillon, essendo venuta meno la necessità per cui era stato istituito».

«Siamo consapevoli delle difficoltà della situazione e del disagio causato ai cittadini ma al tempo stesso riconosciamo il lavoro fatto dal responsabile del Distretto, dall’Usl e dall’Assessorato per riportare la situazione alla normalità» dichiarano i sindaci di Chambave Marco Vesan e di Verrayes Wanda Chapellu.

Un territorio che non vuole essere “marginalizzato”

Le tante firme ricevute dalla petizione contro l’accentramento a Châtillon delle visite mediche è anche il segno della frustrazione di un territorio che non vuole essere marginalizzato. «Il paese di Chambave da tempo ormai è un punto di riferimento anche per i residenti a Saint-Denis e Verrayes. - dice il referente della raccolta firme Valter Elos - Oltre ad essere dotato di una farmacia, ha un ambulatorio medico che è stato riqualificato grazie a fondi Fospi e che ospita i locali ambulatoriali per 2 medici: i pazienti in questo modo hanno la possibilità di attendere in un ambiente decoroso. Da fine ottobre, però, il servizio è stato dimezzato. Il nostro vuole essere un segnale forte di protesta da parte del territorio: tra Chambave e Champagne avevamo 2 banche e sono rimasti 2 sportelli automatici. Avevamo l’ufficio postale aperto 6 giorni alla settimana e ora è in funzione solo 3 giorni. Ora ci dimezzano gli ambulatori medici. Non si può sopportare sempre tutto in silenzio! Se si continuano a eliminare i servizi, i paesi muoiono».

Tra i firmatari figura anche il sindaco di Saint-Denis Guido Théodule. «Sono stra-favorevole alla petizione e ne sono il primo firmatario. - rivendica Guido Théodule - E’ dall’inizio di novembre che gli ormai ex pazienti, circa 1.800, del dottor Sterrantino, in caso di necessità, devono andare al poliambulatorio di Châtillon a fare ore di coda, con disagi soprattutto per le persone più anziane e più fragili che hanno bisogno di mantenere un confronto costante e regolare con il proprio medico. E’ una fase transitoria ma è il metodo che mi preoccupa: le decisioni vengono calate dall’alto, il territorio è dimenticato. E’ inutile parlare di far vivere la montagna se poi si riducono i servizi in questo modo».

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