Mancano 50 giorni alla vendemmia. Les Crêtes: “Atteso un raccolto più abbondante rispetto agli ultimi anni”
«Speriamo di evitare gli eccessi delle grandinate degli ultimi giorni nelle Langhe e di portare a termine la maturazione delle uve in vendemmia che si prospetta più abbondante degli ultimi 2 o 3 anni molto siccitosi». Parole di Giulio Corti, direttore commerciale dell’azienda vinicola Les Crêtes di Aymavilles, che fa un punto della situazione a circa 50 giorni dalla prossima raccolta. «Il quadro della campagna vitivinicola 2023 è rappresentato dall'eredità del 2022, un'annata estremamente siccitosa, un record per quanto riguarda gli ultimi anni. - spiega Giulio Corti - Il 2023 si è aperto con il primo trimestre temperato ma asciutto, da aprile a maggio abbiamo assistito a una fioritura accompagnata da piogge e da un clima freddo per il periodo e questo ha inciso in termini di grande impegno in vigna. La Valle d'Aosta ha evidenziato una volta di più le sue peculiarità territoriali, specificità uniche anche nelle stagioni complicate e questo ci sta regalando grappoli ad oggi ben strutturati e sani. Il resto d'Italia oggi ha presenze di peronospora importanti, del 40 per cento e oltre, presenze di oidio che purtroppo segneranno anche le prossime annate. In Valle d'Aosta ad oggi, per quanto concerne il comparto di Les Crêtes, abbiamo una situazione ancora ideale e abbiamo effettuato alcuni cicli di trattamenti per mantenere alta l'attenzione e preservare la raccolta. In questo periodo viviamo il primo vero caldo africano del 2023 con temperature minime che non scendono sotto i 18 gradi e temperature di giorno intorno ai 34/35 gradi. Fino a pochi giorni fa avevamo 14/15 gradi». «Nel complesso del nostro comparto - conclude Giulio Corti - abbiamo circa 15 giorni di ritardo sulla campagna dello scorso anno, che comunque ha rappresentato un'eccezione di precocità».