Maison Rosset, lo storico agriturismo nel cuore di Nus festeggia trent’anni

Maison Rosset, lo storico agriturismo nel cuore di Nus festeggia trent’anni
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Sono trascorsi 30 anni da quando nell’agosto del 1993 Camillo Rosset, classe 1970, con il pieno sostegno dei suoi genitori Luigi Rosset ed Esterina Chabloz, aprì l’agriturismo Maison Rosset nell’ala padronale della casa di famiglia nel cuore di Nus. «L’obiettivo era di vendere e valorizzare i prodotti della nostra azienda agricola - racconta Camillo Rosset - che esiste dalla fine del 1700 e il cui capostipite era Jean Pantaléon Rosset». Infatti prima di Maison Rosset nel borgo di Nus - in via Risorgimento poi diventata passaggio Rosset - c’erano le stalle con le mucche, i locali per la caseificazione e gli orti. «A tal proposito mi piace ricordare - afferma Camillo Rosset - che una volta le attività agricole si sviluppavano proprio nei centri storici dei paesi». Il felice matrimonio tra tradizione e innovazione ha orientato negli anni successivi le scelte di Camillo Rosset che ha dimostrato di essere un imprenditore abile e lungimirante in più campi - ristorazione, ricettività e agricoltura - sviluppando e affinando tra di essi efficaci sinergie che hanno permesso alla sua attività di crescere fino a oggi. Ad affiancare Camillo Rosset sin dall’inizio è stata la sorella Elena. A loro si è poi aggiunta Lorenzina che si occupa della gestione delle chambres d’hotes realizzate in un secondo tempo. «All’inizio le sale per la ristorazione erano 2 e potevano ospitare fino a 60 coperti. - prosegue Camillo Rosset - Abbiamo avuto subito un buon riscontro da parte della clientela che era prevalentemente valdostana. E devo dire grazie proprio a quei valdostani titolari di attività ricettive se poi sono arrivati i turisti, perché sono stati loro a farci una buona pubblicità consigliando il nostro locale». Il 1998 segna una svolta nella storia di Maison Rosset. «Infatti in quell’anno trasferiamo, come tanti altri, l’azienda agricola fuori dal paese, in località Baciou, prestando particolare attenzione al ramo zootecnico: adesso abbiamo una 30ina di capi, prevalentemente pezzate rosse. - riferisce Camillo Rosset - Però è stato deciso di mantenere la sede storica nel centro di Nus e nei volumi rimasti liberi abbiamo avviato l’attività di affittacamere con 6 chambres d’hotes e 4 appartamenti per il turismo rurale, a cui intendiamo aggiungerne altri 3, oltre alla Sala gruppi “Degustation”». La gestione di quest’ultima - recentemente ristrutturata valorizzandone le caratteristiche originali dell’epoca con un sontuoso camino e un’armatura originale - è stata affidata alla nipote Stéphanie Mathiou, figlia della sorella Elena. «Ciò perché era nata l’esigenza di rafforzare il lavoro con i gruppi in occasione di eventi e cerimonie nonché con quelli di turisti - spiega Camillo Rosset - e quindi di realizzare un’attività dedicata ad essi». Nel 2019 l’offerta della Maison Rosset si amplia ulteriormente con l’area benessere di 120 metri quadrati “En pleine forme” - composta da una sala per l’allenamento e 2 camerini per i massaggi, aperta agli ospiti e agli esterni - gestita dal personal trainer Patrick Petrarca che organizza sessioni di allenamento mirate, individuali o a piccoli gruppi. Non mancano una Spa dotata di di bagno turco, sauna e vasca idromassaggio a 7 posti e uno spazio per il ricevimento con una piccola buvette. «Dal 2016 coltiviamo pure un ettaro di vigneto - aggiunge Camillo Rosset - e grazie alla collaborazione con l’azienda agricola Les Petit Riens di Stefania Galimberti di Aosta produciamo 6mila bottiglie di Mon Raisin che nasce dall’assemblaggio delle uve di 6 vitigni». Ma quale sarà il futuro di Maison Rosset? «Lo vedo tutto nel settore agricolo, - risponde Camillo Rosset - con l’ampliamento dello spazio per la caseificazione e di quelli per la stagionatura e la lavorazione di carni e formaggi. Insomma, l’azienda agricola dovrà sempre essere il cuore pulsante di Maison Rosset». Non a caso l’ultimo ingresso nell’attività di famiglia è quello di un’altra nipote: Sylvie Mathiou, diplomata all’Institut Agricole Régional, che, appunto, si occupa a tempo pieno della parte agricola. Inevitabile un’ultima domanda: Camillo Rosset è stato eletto sindaco di Nus nel 2020. Si ricandiderà al termine del suo mandato? «Il mio orizzonte è il 2025, - assicura - solo allora deciderò cosa fare: tutto è possibile. Adesso mi godo il traguardo dei 30 anni di Maison Rosset: dopo tanto lavoro ho finalmente chiuso il cerchio con l’intero recupero dell’antica corte di famiglia».

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