Maison Plassier: «Non è lo spostamento di una biblioteca, ma la creazione di un polo culturale»

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Si avvicina la realizzazione del polo culturale a La Salle, nell’aria fin dalla prima inaugurazione di Maison Plassier, la casa donata al Comune da Carlo Plassier, imprenditore ed estimatore di pittori ed artisti. L’apertura al pubblico nel 2018 ha messo a disposizione, a rotazione, la ricca collezione di quadri, insieme agli arredi, dei visitatori, residenti e turisti. Ora si concretizza la prospettiva di un luogo in cui fare cultura, eventualmente ospitare anche una raccolta di documenti da conservare, trasferire la biblioteca del paese. Se ne è parlato nell’ultimo consiglio comunale, con i dubbi sollevati da parte della minoranza. All’ordine del giorno vi era l’adeguamento del fabbricato, con l’eliminazione delle barriere architettoniche e un parziale miglioramento energetico. La casa museo diventerà un vero e proprio polo turistico culturale: «Lo intitoleremo a Pietro Tedesco, che ha dato il via alla nostra biblioteca donando la Treccani» ha annunciato il sindaco Loris Salice. «Valorizzare una “bomboniera” che è unica nella Valdigne porterà più gente nel centro del paese» ha aggiunto l’assessora al Turismo e Sport Silvia Lugano; «La biblioteca va bene dove è ora, vicino al parco» ha contestato la consigliera Agnese Porchiola, appoggiata da Eliseo Lumignon, che ha segnalato: «Non ero nemmeno d’accordo sull’accettare il legato. Il tempo delle biblioteche di paese è finito».

L’ampliamento degli spazi utilizzabili di Maison Plassier prevede un investimento che, per tutti gli interventi, arriva a 257mila euro. «Si continua a commettere un errore grossolano - ha sottolineato Alessandro Battendier, assessore comunale all’Istruzione, Cultura e Sociale - ed è quello di dire che spostiamo la biblioteca, perché se ci si limitasse a questo nessuno di noi avrebbe avuto la coscienza di proporre un investimento di questo importo. Dobbiamo imparare a chiamarlo “polo culturale”, perché abbiamo un legato di grande valore immobiliare e artistico: per valorizzarlo dobbiamo mettere in atto delle strategie anche politiche. La biblioteca non incide sulle singole voci, la metà della spesa è destinata alla realizzazione di un ascensore, mentre il resto copre gli adeguamenti necessari per rendere una casa fruibile, Sono adempimenti dovuti in un edificio pubblico». Al di là degli interventi migliorativi, il progetto prevede anche il recupero e l’utilizzo, fino ad ora non attuabile, di una parte del seminterrato, che verrà anch’esso messo a disposizione per le mostre. «Ovviamente io non pretendo che ci sia una condivisione - ha aggiunto Battendier - perché non c’è mai stata. L'indirizzo politico è quello di dare maggiori servizi, offrire una maggiore fruibilità delle struture, migliorare il centro di La Salle. L’intenzione è di creare un centro aggregativo, avere il coinvolgimento delle scuole, creare una sede dove ci possono essere postazioni, mi viene in mente qualcosa tipo realtà virtuale, e poi collaborazioni, attori, una maggiore visibilità delle opere di Plassier». Con i lavori previsti, tutti i piani della casa museo saranno collegati e accessibili ad disabili, grazie a rampe interne, modifiche ai bagni e lavori di adeguamento. «Questo è la creazione di un polo culturale, non è lo spostamento di una biblioteca, ma la creazione di un punto di riferimento permanente nel centro di La Salle, che permetterebbe di dare informazioni anche turistiche tutto l’anno, senza incremento di personale».

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