Maggioranza, Cristina Machet mette i paletti «Sì al nuovo gruppo di centro, no a Forza Italia»

Maggioranza, Cristina Machet mette i paletti «Sì al nuovo gruppo di centro, no a Forza Italia»
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Forza Italia si o Forza Italia no. La maggioranza regionale è di fronte a un importante passaggio della legislatura e nei prossimi giorni è chiamata a dare una risposta sull'allargamento agli «azzurri».

Nella serata di giovedì scorso, 3 febbraio, al termine dell'ennesima riunione, è stato deciso di effettuare un sondaggio tra le varie componenti (Union Valdôtaine, Partito democratico, Alliance Valdôtaine, VdA Unie) per capire se è possibile trovare una convergenza. Partiti e movimenti si riuniranno a tal proposito in questi giorni.

Stella Alpina potrebbe formare un nuovo «intergruppo» di centro proprio con Forza Italia. Iniziativa che coinvolgerebbe l’assessore Carlo Marzi e Pierluigi Marquis di Stella Alpina, Claudio Restano del Gruppo Misto e Mauro Baccega di Forza Italia. Se l'operazione dovesse andare in porto la maggioranza salirebbe a 20 consiglieri su 35. Il problema è che allora bisognerebbe accontentare le aspettative del gruppo di centro, che difficilmente si accontenterà del solo Marzi assessore.

Più di un interrogativo poi riguarda Pierluigi Marquis, per il quale si dice che potrebbe seguire le orme di Mauro Baccega ed entrare anche lui in Forza Italia. E qui subentra un’altra questione: per il partito di Berlusconi (in Valle d’Aosta guidato da Emily Rini) le porte della maggioranza sono davvero aperte? Nei giorni scorsi la presidentessa dell'Union Valdôtaine, Cristina Machet, aveva detto: «Se un nuovo gruppo consiliare avesse il nome di Forza Italia ci potrebbero essere delle remore per un'alleanza, se invece fosse semplicemente un gruppo di centro allora sarebbe più facile». Dichiarazioni quelle di Cristina Machet che hanno fatto arrabbiare il gruppo dirigente del partito di Berlusconi in Valle, ma che hanno colto di sorpresa anche più di un unionista di vertice.

«Rimango stupita nel leggere dichiarazioni di presidenti di movimenti che non ho mai nemmeno incontrato e con cui non ho fatto alcuna riflessione politica. Non permetteremo mai a nessuno di offendere o mettere in discussione il nostro simbolo che da più di 28 anni rappresenta tanti italiani e valdostani che si riconoscono nei suoi valori e ideali». E' quanto dichiara infatti il coordinatore di Forza Italia in Valle d'Aosta, Emily Rini, in merito alla situazione politica valdostana e, in particolare, alla chiusura da parte di Cristina Machet presidente dell’Union Valdôtaine ad un ingresso in maggioranza del partito di Berlusconi.

«Certe dichiarazioni - prosegue - offendono non solo il partito ma anche, e soprattutto, i milioni di italiani che hanno creduto e credono in noi. Noi di Forza Italia continueremo a lavorare seriamente per dare risposte al territorio attraverso la collaborazione con i nostri rappresentanti a livello nazionale ed europeo. Pensiamo alla collaborazione con il governatore del Piemonte Alberto Cirio, le risposte date alle esigenze della nostra regione dal Presidente Tajani e dalla collaborazione fattiva con i nostri ministri. Per noi sono i fatti a contare, non le parole. Come sempre».

«Stiamo lavorando ad un nuovo gruppo di centro - conferma Mauro Baccega, consigliere del gruppo misto - e ci sono delle difficoltà oggettive. E' ancora tutto da valutare. Se dovesse nascere un intergruppo di centro, comunque il nome di Forza Italia ci sarà».

Intanto la Lega«Nei giorni scorsi abbiamo incontrato i promotori del referendum sulla legge elettorale. E' un tema che dobbiamo approfondire nei prossimi giorni. Si tratta di un argomento importante, che deve essere analizzato con la massima attenzione». Lo ha detto Marialice Boldi, segretario politico della Lega Vallée d'Aoste.

In merito all'organizzazione del partito Marialice Boldi aggiunge: «Stiamo costituendo i dipartimenti, che ricalcano quelli esistenti a livello nazionale. L'obiettivo è coinvolgere i cittadini e raccogliere le loro opinioni. Noi siamo un partito che ascolta, in questa fase ci mancano i gazebo e le manifestazioni. Come ha detto ieri Salvini dobbiamo riappropriarci dei nostri temi, dall'autonomia alla tassazione e alla sanità». Marialice Boldi ha anche annunciato che «Nel prossimo autunno dovrebbe svolgersi il nostro congresso regionale, spero avvenga al più presto, ci tengo perché è un esercizio di democrazia».

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