“Magaly domenica picchiava duro Purtroppo Farchetta era imbattibile”

“Magaly domenica picchiava duro Purtroppo Farchetta era imbattibile”
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Con il “senno di poi” un secondo posto alla Regionale è un grandissimo risultato, di cui essere orgogliosi e felici. Gli occhi di Alex Cerise, mentre domenica sera faceva il tradizionale giro dell’arena insieme alla sua Magaly, tuttavia, trasmettevano il rimpianto di un sogno svanito proprio all’ultimo istante. E lui sa bene cosa si prova a vincere: nel 2018 la sua Canaille si era portata a casa il bosquet regionale proprio in terza categoria. A qualche giorno di distanza, il 32enne allevatore di Fénis ha però già ritrovato il sorriso per la grande impresa della sua Magaly, che si era qualificata per la finalissima con il terzo posto all’eliminatoria di Antey e che in pochi pronosticavano tra le favoritissime. «Magaly domenica era in forma, picchiava duro. - racconta Alex Cerise - Io sono sempre stato sicuro di lei, sapevo che è una reina che ha carattere. Anche lunedì, il giorno dopo la finale, quando l’ho messa al pascolo, aveva il morale alto, “cantava”, si faceva sentire». Contro la regina uscente Farchetta, però, non c’è stato nulla da fare. «Battere quella mucca domenica era impossibile. - riflette Alex Cerise - Magaly ci ha provato, ma non poteva farcela. Aveva iniziato con un paio di battaglie abbastanza “comode”, poi ha dovuto faticare ai quarti con la regina di La Salle Zivà di Simon Charbonnier e ha dovuto combattere anche in semifinale con Natty dei Parléaz. Renzo Rosset è un amico e sono contento per lui: ha una reina fortissima».

«Magaly è di un’altra razza rispetto a Canaille: la sua mamma, Viky, l’ho comprata da Michele Bionaz quando era già abbastanza anziana. - ricorda Alex Cerise - Mi ha fatto 2 tori e poi, ultima, lei. Il padre è un toro di Stefano Mosquet, la cui nonna era Tonnerre, reina regionale nel 2006. La nonna materna di Magaly, Souris, è stata reina a Etroubles, a Issime e al Piccolo San Bernardo». Insomma, i geni della reina ci sono tutti. «Sì ma io domenica ero già contento di esserci, non avevo aspettative particolari. - continua Alex Cerise - Poi, un combattimento dopo l’altro, vedevo che andava avanti. E a quel punto un po’ ci speri. Ha perso da una gran reina, non ho rimpianti».

Nella stalla di Misérègne, Alex Cerise alleva 45 animali, aiutato dai genitori, papà Luciano e mamma Carla Barmasse. I suoi animali d’estate salgono in alpeggio - i manzi nel vallone di Saint-Marcel con l’azienda Tzantì e le mucche a Cogne da Giovanni Giolitto. «Magaly però l’ho tenuta giù a valle» confida Alex Cerise che poi conclude: «A chi dedico il risultato? A tutta la mia famiglia, compresi i miei nonni Ernestina Viérin e Adolfo Barmasse che erano a casa».

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