Made in Courmayeur, il marchio che riunisce i produttori locali
E’ stato presentato mercoledì scorso, 14 febbraio - giorno di San Valentino, patrono invernale di Courmayeur - il nuovo marchio «Made in Courmayeur».
Sono sei i produttori locali che hanno unito le forze per valorizzare il loro lavoro e definire i requisiti che gli operatori devono possedere per ottenere la licenza d’uso del marchio.
«In Valle d’Aosta soffriamo di nanismo, siamo una piccola realtà, anche i nostri produttori sono piccoli e hanno difficoltà a farsi conoscere, speriamo che questo sia un modo per lanciare i prodotti di Courmayeur» ha detto il sindaco Roberto Rota.
L’Amministrazione comunale ha supportato il progetto: «Da anni lavoriamo per cercare i piccoli produttori che lavorano sul territorio, questo è un inizio. Ci auguriamo che molti altri possano portare il loro frutto» aggiunge l’assessore comunale all’Ambiente, Ephrem Truchet.
«Abbiamo pensato a un marchio per presentare e valorizzare i nostri prodotti a chilometri zero, un valore aggiunto alla nostra offerta turistica».
«Oggi andiamo ad abbinare il nome di Courmayeur ai suoi produttori» ha sottolineato l’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Carrel. «E’ proprio grazie ai piccoli produttori che abbiamo un paesaggio curato come quello della Valle d’Aosta».
Quelli per i quali può essere rilasciata la licenza d’uso del marchio sono prodotti agroalimentari le cui metodiche di produzione, manipolazione, trasformazione, lavorazione, conservazione e, o, stagionatura risultino consolidate nel tempo.
E, soprattutto - si legge in una nota -, «radicate nel territorio di Courmayeur, della Valdigne e, o, della Valle d’Aosta in maniera omogenea e secondo regole tradizionali per un periodo di tempo non inferiore ai cinque anni», e «la materia prima deve provenire dalla Valle d’Aosta».
Per ottenere la licenza d’uso, è necessario essere produttori quindi persone fisiche con ditta individuale, azienda agricola, o ancora uno dei soci di una societa?, con sede produttiva in Courmayeur, in filiera totale o parziale nel Comune ai piedi del Bianco.
La materia prima deve essere prodotta a Courmayeur o a Courmayeur si deve realizzare completamente il processo produttivo, ovvero il processo di trasformazione fino al prodotto finito.
I produttori coinvolti per il lancio del marchio «Made in Courmayeur» ad oggi sono l’apicoltura Fior di Roccia di Lodovico Guichardaz, il Microbirrificio Courmayeur Mont Blanc di Enrico Serafini, Luca Gaglianone e Fabrizio Roux, Mont Blanc Salumi di Giuliano Cirina e la moglie Simona, Fratelli Panizzi di Marcello e Paolo, Rouge et Vert di Dorothy e Jaïr Vidi, azienda agricola Lo Chetif di Nicoletta Buscio.
Il presidente dell’associazione di produttori Made in Courmayeur è Lodovico Guichardaz. Una mano aperta che sorregge una piccola piantina è il logo, disegnato da Federico Salomone.