“Macchine erogatrici di numeri inaccessibili per evitare che si formino assembramenti”

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Il ripristino delle macchine erogatrici del ticket numerico all'ingresso del centro prelievi dell'Ospedale regionale “Umberto Parini” è stato al centro di un'interpellanza illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare di mercoledì scorso, 27 gennaio. «Per l'accesso agli sportelli di accettazione o agli ambulatori del centro prelievi non si possono più usare le due macchine erogatrici di ticket. - ha detto la consigliera Raffaella Foudraz della Lega VdA - Al loro posto c'è un operatore che accoglie sia l'utenza con prenotazione degli esami sia coloro che si recano senza aver effettuato preventivamente la prenotazione. Così si crea una coda unica, con evidenti disagi. Qual è la motivazione di questa scelta? Come si pensa di risolvere questo problema?».

«Nella seconda ondata pandemica il centro ha continuato a operare, cercando di contemperare il rispetto delle norme anti Covid con la continuità dei servizi. - ha risposto l’assessore alla Sanità Roberto Barmasse - Due sono le modalità di accesso: a quella adottata in via ordinaria, con prenotazione, si è reso necessario affiancarne una diretta senza prenotazione, per prelievi urgenti e indifferibili, oppure test per il monitoraggio delle terapie. Al fine di evitare assembramenti, i posti a sedere sono stati ridotti da novanta a trentuno, risultando così impossibile garantire l'accesso libero ai locali e, di conseguenza, l'utilizzo libero delle macchine erogatrici di numeri. Si è allora stabilita la presenza di un operatore addetto all'accoglienza per regolamentare il flusso degli utenti, distinguendo i pazienti con prenotazione da quelli che accedono direttamente. Questo operatore agisce sulle macchine erogatrici che non sono state disattivate, ma il loro uso resta mediato, proprio per evitare un accesso incontrollato. Le fasce orarie sono state divise tra utenti con o senza prenotazione, in quest'ultimo caso in relazione alla disponibilità dei posti, e i tempi di attesa generalmente non superano la mezz’ora. Gli spazi esterni, con un'unica rampa pedonale di accesso, non consentono la separazione delle code. Teniamo presente che le stesse modalità di accesso sono state mutuate per la prevenzione degli assembramenti anche per la somministrazione delle vaccinazioni effettuate proprio nel Centro prelievi al pomeriggio, il sabato e la domenica».

La consigliera Raffaella Foudraz si è detta insoddisfatta della risposta: «Si sarebbe dovuta trovare un'altra soluzione, perché comunque i tempi di attesa in coda comportano ritardi nello svolgimento dei prelievi. È un aggravio dei lavori: questa modalità non fa che appesantire la macchina».

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