Lupo, approvata la nuova proposta di legge che verrà discussa dal Consiglio regionale
La terza commissione “Assetto del territorio”, lunedì scorso, 26 aprile, ha espresso parere favorevole in merito a un nuovo provvedimento per le misure di prevenzione e di intervento per la specie lupo in Valle d’Aosta. Il testo, approvato all’unanimità e composto di 3 articoli, è la risultanza della proposta avanzata dai gruppi consiliari regionali Lega VdA e Pour l’Autonomie e del disegno di legge della Giunta regionale e sarà posto all’approvazione del prossimo Consiglio regionale.
«La commissione, dopo un ampio confronto e una serie di audizioni, ha prodotto un testo coordinato fra le 2 proposte: un lavoro approfondito che oggi ci ha permesso di licenziare un testo, che sarà portato all'attenzione del Consiglio nella prima adunanza del mese di maggio. - commenta il presidente della terza commissione Albert Chatrian - Questo provvedimento rappresenta un giusto equilibrio tra l'esigenza di tutela della biodiversità e lo sviluppo socio-economico delle attività umane, in particolare dell'allevamento tradizionale di montagna, ma anche della sicurezza degli abitanti e dei turisti che frequentano la Valle. Il progetto di legge pone in capo al Presidente della Regione, di concerto con l’Assessore all'Agricoltura e Risorse naturali, la competenza di gestione diretta delle situazioni di maggiore criticità connesse alla gestione del lupo, di concerto con l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale e coerentemente con la direttiva europea in materia. Inoltre, vengono disciplinate le attività di formazione e le campagne informative, in collaborazione con il Parco nazionale del Gran Paradiso e il Parco naturale del Mont Avic, per promuovere la conoscenza e la convivenza con la specie lupo, indirizzata, in particolare, ai gestori di aziende zootecniche e ai conduttori di alpeggio, agli escursionisti e, in generale, a tutta la popolazione».
Di tutt’altra opinione è il movimento “Ambiente diritti uguaglianza” (Adu) che, attraverso la sua pagina Facebook, non ha risparmiato critiche: «La nuova proposta di legge “anti lupo” pare mettere d'accordo tutti, dal leghista Aggravi all'unionista Sapinet, passando per il solito Rollandin, ma è inutile come le altre già presentate. Una legge che, di fatto, non porta novità concrete, dato che prevede il parere obbligatorio e favorevole dell’Ispra e le procedure della Direttiva Habitat, ma diffonde un clima di allarme verso un animale fondamentale per l'ecosistema. Una normativa inapplicabile fino a quando non sarà adottato e attuato il piano di gestione del lupo, ma che servirà, secondo gli auspici dei promotori (lupi a due zampe), a distogliere l'attenzione del milieu rural dai veri problemi del settore: burocrazia, clientele, mancanza di programmazione e di tutela dei piccoli e medi produttori».
Il tema lupo nella nostra regione è sempre più sentito, da qualunque parte lo si voglia affrontare. Il problema della presenza ormai consolidata di questa specie selvatica tra le montagne valdostane tocca il mondo dell’allevamento zootecnico, i timori di parte della popolazione, il mondo venatorio, le associazioni ambientaliste. Ma non ha tutti i torti Adu a rimarcare questo aspetto, giacché l’abbattimento dei lupi in Valle d’Aosta sarà solo un atto di “extrema ratio” che potrà essere attuato con il preventivo parere favorevole dell’Istituto superiore per l’ambiente che opera all’interno del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare.