Luigi Fosson: «Siamo disposti a pagare di più i nostri dipendenti» Però è polemica con il Cai sul collegamento di Cime Bianche

Luigi Fosson: «Siamo disposti a pagare di più i nostri dipendenti» Però è polemica con il Cai sul collegamento di Cime Bianche
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La legge regionale che regolamenta gli affitti turistici brevi, in discussione nelle commissioni del Consiglio regionale, «va portata a casa» al più presto. Lo ha detto Luigi Fosson, presidente dell'Adava, l'Associazione degli albergatori e delle imprese turistiche valdostane, durante l'assemblea annuale al Grand Hôtel Billia di Saint-Vincent mercoledì scorso, 3 maggio. All'assemblea hanno partecipato circa 500 albergatori valdostani. Luigi Fosson lancia l'allarme tra gli albergatori: «La ministra Daniela Santanché vuole mettere ordine in questo settore. Credo che ci convenga fare una legge nostra al più presto perché se ci mette la mano Santanché non vorrei che finisse come con la povera Venere di Botticelli» strappando un applauso alla platea dopo gli strafalcioni sulla Valle d'Aosta nella campagna «Open to meraviglia».

Emergenza personale

Per affrontare la carenza di personale «la carta fondamentale è quella del tempo indeterminato, su questo con noi si sfonda una porta aperta. - ancora Luigi Fosson - Gli stipendi sono adeguati, alti e soprattutto siamo anche disposti ad aumentarli: l'importante è trovare qualcuno che venga a lavorare».

«Sono diventati preponderanti - ha aggiunto - gli aspetti relativi alla qualità della vita: lo stipendio non è più una componente essenziale. La prima cosa che i ragazzi vogliono è la qualità della vita e bisogna offrire una qualità della vita che sia il meglio che loro si aspettano».

Nuove stelle«Abbiamo partecipato a differenti incontri con le istituzioni - ha segnalato Luigi Fosson - per portare avanti importanti provvedimenti partecipati tra cui la nuova classificazione alberghiera, la quale va a inserire le varianti 3 stelle superior e 4 stelle superior e permette alle residenze alberghiere di arrivare a ottenere le 5 stelle superior. A oggi i mutui di Finaosta coprono il 75 per cento della spesa necessaria ad aumentare le proprie stelle, ma perché non concedere un finanziamento che copra invece l’80 o il 100 per cento nel caso di aumento di 1 o 2 stelle?».

Anche l’assessore regionale al Turismo Giulio Grosjacques è intervenuto sull’argomento: «La normativa permetterà di regolamentare i cosiddetti alberghi diffusi, realtà non ancora pienamente decollate pur essendo state inserite sin da subito nella legge regionale per via della mancanza di discipline che relative alla distanza tra camere e nucleo centrale. Secondo il nuovo provvedimento dunque, ogni struttura del genere dovrà possedere un minimo di 7 camere dislocate su di una superficie di 500 metri, cosa che permetterà a tutti quei comuni che dispongono di un borgo di avvalersene per migliorare e far crescere la propria offerta di ricettività».

Cime Bianche, è polemica

«I collegamenti intervallivi vanno assolutamente portati a termine perché danno la possibilità alla gente del posto di continuare a vivere lì» ha sostenuto Luigi Fosson. «Mi sono posto più volte il problema di cosa si potrebbe fare in alternativa. Risposte non ne ho avute» aggiunge.

Il Presidente dell'Adava conclude: «Lo sci è stato determinante per le nostre stazioni. Abbiamo bisogno che, nelle nostre valli, le persone continuino a vivere. La Valle d'Aosta ha un grosso vantaggio - aggiunge - e cioè avere quote alte, con impianti che partono dai 1.600 metri e arrivano a 3.000 e secondo le proiezioni da qui al 2050 si potrà continuare a sciare».

Affermazioni «demagogiche, fasulle e fuorvianti»: così il Cai della Valle d'Aosta e il comitato Ripartire dalla Cime Bianche bollano quanto detto da Luigi Fosson durante l'assemblea dell'Adava in merito alla realizzazione dei collegamenti intervallivi. «Luigi Fosson, che è di Ayas, sa benissimo che il collegamento nel vallone delle Cime Bianche non serve a nulla per lo sci perché in esso non è possibile realizzare piste - si legge in una nota - come sa benissimo che se non si potesse più sciare nel comprensorio del MonterosaSki significherebbe la fine dello sci, che non sopravviverebbe neppure nel fazzoletto del Plateau Rosa; sa benissimo che ci sono altri interventi prioritari e urgenti da farsi nei comprensori già attivi per mantenere e ammodernare gli impianti esistenti; sa benissimo che l'imperativo per il turismo è diversificare, e che abbiamo presentato innumerevoli e dettagliate proposte in tal senso proprio facendo leva sulle unicità naturalistiche, paesaggistiche, geologiche, storico-culturali e archeologiche del vallone delle Cime Bianche». Per il Cai e il Comitato, «queste attendono solo di essere rivelate al grande pubblico per innescare una nuova offerta turistica. E concludono: «Ci aspetteremmo dagli albergatori valdostani anche un poco di lungimiranza: il 2050 - quando saranno i loro figli e nipoti, auspichiamo, a continuare a gestire ed innovare le attività ricettive - è domani».

Dossier Monte Bianco

Infine per quanto riguarda la chiusura del Tunnel del Monte Bianco, Luigi Fosson invita a «raffreddare» il clima: «non servono a niente le polemiche alle quali ho assistito qualche settimana fa tra la Regione e Confindustria, che - lo ricordo - fa semplicemente il suo mestiere cercando di tutelare gli interessi delle imprese. Ecco, se c’è una cosa che mi piace segnalare, è l’assoluta coesione e unità di intenti tra le associazioni di categoria».

Cabaret e dintorniLa Giornata Adava ha proposto anche il seminario «Lezioni di marketing romagnolo» curato dal comico Paolo Cevoli mentre il pomeriggio è proseguito con la tavola rotonda «Gestione delle risorse umane e valorizzazione delle competenze: scuola e imprese a confronto» moderato da Federica Bieller presidentessa di Skyway Monte Bianco. Sono intervenuti l’assessore regionale allo Sviluppo economico Luigi Bertschy, l’amministratore unico di Casinò de la Vallée e Grand Hôtel Billia Rodolfo Buat, l’albergatore Michil Costa, l’hotel manager nonché autrice e creatrice della Sensory Academy Management Sara Abdel Masih e il dirigente scolastico dell’istituto alberghiero di Trentino Rovereto e Levico Terme, Federico Samaden.Le borse di studio

Sono state anche consegnate le borse di studio Adava (2mila euro in tutto) agli studenti dell’Alberghiero di Châtillon. I riconoscimenti sono andati a: Alì Beldi (della classe 5A) con la seguente motivazione «Studente che ha dimostrato quanto l'impegno, la motivazione e la dedizione siano fondamentali per superare ogni difficoltà; sempre educato e attento, sensibile e determinato ha affrontato il passaggio dal percorso triennale alla classe quarta del quinquennio lavorando seriamente con i compagni e i docenti e si appresta ora ad affrontare l'esame di stato con un lodevole profitto»; ad Aline Bozon (3B) «Studentessa dalle ottime capacità, molto educata e responsabile. Lo scorso anno scolastico e in quello in corso si è resa disponibile ad allietare tutti gli eventi scolastici con il suo violino»; ad Andrea Camilla Carcereri (5B) «Studentessa con ottimo curriculum e lodevole profitto (media del 9), molto responsabile e collaborativa, sempre attiva e disponibile in classe, oltre che per eventi e manifestazioni» e a Émile Neyroz (3 IeFP) «Émile, durante il suo percorso scolastico, ha dimostrato interesse per le attività sia di cultura generale che in ambito professionale. Si è distinto per la sua serietà e per l'attenzione ai dettagli. Ha buone relazioni con i compagni e si dimostra sempre disponibile ad aiutare chi ha bisogno».

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