Luciano Paganoni, veterinario anticonformista che amava i viaggi e la buona compagnia

Sono stati celebrati nella mattinata di giovedì scorso, 17 ottobre, a Gressan, i funerali di Luciano Paganoni, veterinario dell’Usl molto conosciuto, mancato lunedì per un malore in casa. Era una persona estrosa, sempre anticonvenzionale, che amava i viaggi e la compagnia. In tanti - anche gli amici che non lo frequentavano da tempo - si sono stretti intorno alla famiglia in questi giorni, condividendo il dolore per la perdita di un uomo dalla personalità unica.

Nato il 2 ottobre 1949 a Valbondione, in provincia di Bergamo, da bambino con la sua famiglia si era trasferito in Valle d’Aosta. Grande amante degli animali e della natura (tra l’altro super appassionato cercatore di funghi), dopo gli studi in Veterinaria a Torino aveva trovato lavoro per l’Usl, collaborando anche con diversi studi di liberi professionisti aostani. Nel suo lavoro seguiva in particolare le problematiche legate ai bovini, raggiungendo gli alpeggi con il fuoristrada, durante l’estate. Gli allevatori gli volevano bene per quel suo modo di fare schietto e senza fronzoli e per il suo saper apprezzare la buona compagnia. Una volta in pensione, ha avuto il tempo di dedicarsi alla grande passione per i viaggi: ultimamente frequentava spesso il sud-est asiatico, aveva anche attraversato il Laos e la Cambogia in bicicletta, ammirandone la fauna e la natura lussureggiante. Appena rientrato dalla Sardegna, a breve pensava di ripartire per la Thailandia ma la vita ha deciso diversamente. Era creativo e amante della lettura. Soffriva di fibrosi polmonare, malattia che gli è stata fatale mentre si trovava in casa con i suoi adorati cani Black e Mumu. Lascia le figlie Tania e Silvia, i nipoti Gabriele e Federico, il fratello Cicci e le tante persone che gli volevano bene e che - come avrebbe voluto lui - lo ricorderanno non con una lacrima ma con un brindisi e un sorriso.