Luciano Natta, addio a un altro volto storico del Casinò dei tempi migliori
Con Luciano Natta, che si è spento nelle prime ore della mattina di ieri, venerdì 5 marzo, dopo una breve malattia, e con lui se ne va un altro pezzo importante della storia del Casinò di Saint-Vincent. Scompare un altro volto del periodo migliore della Casa da gioco, quando i tavoli verdi erano una grande risorsa per tutta la regione.
Nato il 21 novembre del 1942, Luciano Natta è stato una figura fondamentale nel settore dei casinò italiani e nel corso della sua lunga carriera professionale ha guidato, come Direttore generale, non solo quello valdostano, anche quelli di Sanremo e di Venezia.
Assunto al Casinò di Saint-Vincent alla fine degli anni Sessanta, vi rimase con incarichi dirigenziali (responsabile amministrativo e del personale) fino al 1994, quando vi fu il passaggio del testimone tra la Sitav e la Gestione straordinaria. Dopo una parentesi da Direttore generale a Sanremo, nel 2005 tornò a Saint-Vincent con l’incarico di Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo, per poi diventare Direttore generale nel 2008, sotto la gestione di Luca Frigerio, incarico che mantenne fino alla pensione, nel 2012. In seguito svolse diverse consulenze, per Saint-Vincent e anche per le altre case da gioco italiane.
Chi ha lavorato con lui lo ricorda come un uomo molto esigente, di carattere schivo, educatissimo, poco disponibile alle confidenze con i propri collaboratori e «Che però sapeva riconoscere il lavoro fatto e premiare la fiducia» rammenta Marco Fiore, storico addetto alle relazioni esterne del Casinò de la Vallée.
Amava tantissimo i numeri e «leggendoli» riusciva a comprendere lo stato di salute di un’azienda, in particolare di quelle del settore giochi. Curioso, cercava di tenersi aggiornato su tutto quello che riguardava il mondo del gioco, che conosceva in maniera approfondita nonostante il suo ruolo fosse innanzitutto amministrativo. Appassionato del lavoro, le poche pause che si concedeva lo portavano nel suo «buen retiro» di Porto Maurizio a Imperia, il «suo» mare.
Oltre all'apporto manageriale, è da segnalare pure quello al mondo associativo: proprio da lui partì, nel 2006, l'iniziativa che condusse l'anno successivo alla nascita di Federgioco, l’associazione che rappresenta i casinò italiani (attualmente Sanremo, Venezia e Saint-Vincent) e le loro proprietà e che registrò come primo responsabile il valdostano Ivo Collé. «Fu tra i promotori della nascita della nostra Associazione cui per molti anni contribuì con il suo rigore e la sua conoscenza della materia, frutto della sua lunga esperienza lavorativa. - si legge in una nota con la quale Federgioco ricorda Luciano Natta - Uomo di cultura, ha attraversato oltre cinquant’anni di storia dei casinò, sempre in ruoli apicali, cosa questa che gli ha consentito di analizzare le nostre realtà in modo attento e puntuale, gestendo con grande capacità e competenza le complesse dinamiche organizzative e produttive di cui conosceva ogni più recondito aspetto. Vogliamo sottolineare la sua proverbiale riservatezza unita ad un carattere schivo, cosa questa che non gli impediva di guidare i propri collaboratori con il necessario rigore, premiando il loro impegno con attestazioni di stima e di fiducia. Il nostro mondo perde una figura di riferimento, il depositario di una lunga storia, testimone al contempo severo ed ironico delle nostre realtà».
Luciano Natta lascia la moglie Mirka Vasinova, i funerali saranno celebrati nella chiesa parrocchiale di Saint-Vincent lunedì prossimo, 8 marzo, alle 10.