Lou Tchappè, la tradizione è reinterpretata all’insegna di leggerezza e qualità a Cogne

Lou Tchappè, la tradizione è reinterpretata all’insegna di leggerezza e qualità a Cogne
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Compie 40 anni nel 2022 Lou Tchappè storico ristorante di Lillaz che dallo scorso mese di ottobre ha una nuova gestione con due soci, Andrea Caminiti di Torino e Davy Gérard di Cogne, subentrati al precedente proprietario Giuseppe Artini. Il primo ha studiato Giurisprudenza, il secondo Economia e si sono conosciuti a Torino proprio negli anni universitari. Nell’estate 2020 hanno deciso di lavorare nel locale della famiglia di Gérard La Maison du Goût Café a Lillaz. L’estate successiva Andrea è stato dipendente di Lou Tchappè per conoscere meglio il ristorante e agevolare il passaggio di proprietà, che ha mantenuto invariati il nome, l’architettura e alcuni piatti, ai quali i clienti abituali erano affezionati. «Abbiamo cambiato solo dei quadri, aggiungendo un bel dipinto realizzato appositamente da Ezio Bordet, e operato piccole modifiche estetiche. - spiega Davy Gérard - Il locale era già bello e poteva essere controproducente innovare. In cucina è cambiato lo chef: se prima era lo stesso Giuseppe Artini, ora è Andrea Mancin, classe 1991, che ha lavorato già nell’estate 2021 nel locale, con Matteo Perino come aiuto cuoco. Siamo tutti giovani, tra i 20 e i 38 anni. Lou Tchappè continua a offrire qualità nella scelta delle materie prime e leggerezza nell’esecuzione dei piatti. Abbiamo mantenuto gli stessi fornitori e alcuni piatti più caratteristici, tra i quali la soça - carne messata con cavoli, Fontina e patate -, piatto tradizionale di Lou Tchappè; i malfatti di pasta fresca all’uovo cotta in una padella di rame, condita con panna, pomodoro e prosciutto crudo di Bosses; la trota di Lillaz, che proviene da un allevamento locale, cucinata alla piastra. Tra le proposte più innovative: la favò di Ozein, pasta corta, fave e fontina; la coscia d’anatra confit e la pancia di maialino al pino mugo, cotte a lungo, a bassa temperatura e sotto vuoto, nei loro grassi, in modo che risultino morbide e senza condimenti aggiunti. E’ sempre alta l’attenzione a una cucina naturale e legata al territorio. Negli antipasti figura la bruschetta di Cogne, con castagne, Bleu d’Aoste, marmella di mele renette e cannella, realizzata con pane nero prodotto dalla panetteria della famiglia Gérard, La Maison du Goût, nel centro di Cogne, fornitore di prodotti da forno e dolci. Tra questi: il gelato alla cannella con il vino rosso sotto forma di glassa e la crema di Cogne, di cui ogni famiglia ha la propria ricetta, proposta nella versione dello chef precedente, con uova, cioccolato, panna e uova, e nella variante della panetteria Gérard, senza uova, con panna e rum. Non mancano poi le torte classiche rivisitate.

Sui vini è stato fatto un investimento per rifare la carta e la cantina, scegliendo produttori di nicchia, non solo i nomi più prestigiosi, ma anche piccole aziende, sia locali che nazionali. Entrambi i soci stanno frequentando un corso da sommelier e, per la stesura della carta dei vini, si sono fatti consigliare da Moreno Rossin, che è stato presidente dell’Associazione Italiana Sommelier Valle d’Aosta. L’obiettivo è ampliare ancora l’offerta entro l’estate.

Lou Tchappè offre quaranta posti dentro e altrettanti in un ampio dehors, ha come giorno di chiusura il lunedì ed è aperto a pranzo e a cena. E’ consigliabile la prenotazione allo 0165 74379.

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