«Lo stop del Governo allo sci è l’ennesimo durissimo colpo a un’economia già in crisi»

Stupore e sconcerto sono gli stati d’animo che il sindaco di Aosta Gianni Nuti esprime a nome dell’Amministrazione comunale della città di Aosta a seguito della decisione da parte del ministro della Salute Roberto Speranza, comunicata nella tarda serata di domenica scorsa, 14 febbraio, di prorogare il blocco delle attività sciistiche riservate agli amatori il cui via libera sarebbe dovuto arrivare nella giornata di lunedì 15. «Per l’economia della nostra comunità è l’ennesimo, durissimo colpo - dichiara il sindaco Nuti - che giunge inatteso, e per questo ancora più doloroso, in un momento in cui gli operatori del settore dello sci, e del turismo in generale, si erano già organizzati per la ripresa dell’attività, seppure per poche settimane e avendo perso il periodo di “alta stagione” a ridosso delle festività natalizie e di fine anno. Oltre agli esercenti, il nostro pensiero va ai lavoratori stagionali dello sci rimasti senza fonte di reddito, e per i quali, come per tutte le professioni coinvolte auspichiamo, da parte del Governo, risposte rapide e adeguate in termini di ristori. Lascia attoniti, oltre all’intempestività, la forma scelta per assumere una decisione così impattante su un territorio naturalmente fragile come quello montano e su gran parte dei suoi cittadini: l’emergenza non esclude la condivisione preventiva in una logica di alleanza interistituzionale sulle cose da fare, corredata di giustificazioni plausibili e di strumenti per comunicare adeguatamente notizie così dolorose agli operatori come ai cittadini. Infine, pur consapevole dell’importanza di tutelare l’interesse pubblico e la salute dei cittadini, mi chiedo se e quanto lo svolgimento delle attività sciistiche con i severi protocolli che erano stati individuati da noi ancora più restrittivi, permanesse effettivamente incompatibile con il rischio di diffusione del contagio da varianti del Coronavirus paventato dal Comitato tecnico-scientifico del Ministero».