Liste d’attesa, il piano per recuperare i ricoveri slittati per il Covid: “Il 30 per cento entro giugno”

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Il rinvio delle operazioni chirurgiche generiche è una delle principali criticità provocate dalla pandemia. Il totale dei ricoveri cosiddetti elettivi da recuperare entro il 31 dicembre 2021, tramite la programmazione di sedute operatorie straordinarie fino alla fine dell'anno, era di 1.891. Di questi, ne sono stati effettivamente eseguiti 474, cioè il 25 per cento e dovranno quindi esserne riprogrammati 1.417. Sono dati che emergono dal Piano operativo regionale per il recupero delle liste d'attesa per l'anno 2022. «Le problematiche legate agli interventi chirurgici da recuperare a causa dell'emergenza pandemica impongono una riprogrammazione delle sedute operatorie per un abbattimento delle liste» è scritto nel Piano, che dettaglia in base a macro-categorie i ricoveri da recuperare e la percentuale di quelli recuperati. Ad esempio, relativamente ai ricoveri per malattie e disturbi dell'apparato digerente, dei 1.065 al 31 dicembre 2021 ne sono stati recuperati 93, con una percentuale dell'8,7 per cento. Sono riprogrammati per il recupero 972 ricoveri dal 1° gennaio 2022.

Rispetto alla specialistica ambulatoriale e di diagnostica entro il 31 dicembre 2021 erano da effettuare 11.394 prestazioni e dall’analisi per specialità clinica ne sono state recuperate 4.692. Nel dettaglio, è stato recuperato il 39,6 per cento delle visite specialistiche (2.848) e il 45,4 per cento delle prestazioni strumentali (1.837).

Nel 2022 dovranno essere riprogrammate 6.702 prestazioni. Nel Piano operativo regionale per il recupero delle liste d’attesa si legge: «Al fine di recuperare le prestazioni nel corso del 2022 si intendono rimodulare gli slot prevedendo l’apertura delle strutture anche nelle ore serali e durante il fine settimana, compatibilmente con il personale medico infermieristico disponibile e ricorrendo all’attività libero professionale. Tale intervento dovrà rispondere ai criteri di appropriatezza prescrittiva e al rispetto dei tempi di attesa».

Più a rilento è andato il recupero degli screening oncologici. Dei 1.135 stimati entro fine anno, ne sono rimasti, per il 2022, 1.081. Risultano quindi riassorbite solo 54 prestazioni. Restano, nel dettaglio, 380 screening per il tumore alla mammella, 668 per il tumore della cervice e 33 per il colon retto. Nel 2022, «al termine dell’emergenza, gli inviti e i controlli di secondo livello di screening sospesi o non effettuati devono essere recuperati progressivamente fino al completamento del recupero».

Nel Piano sono ipotizzati 3 passaggi che prevedono, al 30 giugno 2022, il recupero del 30 per cento di tutte le prestazioni, a cui si aggiungerà un ulteriore 30 per cento al 31 ottobre e un 30 per cento al 31 dicembre 2022.

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